Omicidio Manzi, giudizio immediato per i quattro imputati
Il procedimento, il prossimo 16 gennaio, entrerà direttamente nella fase dibattimentale saltando l'udienza preliminare
mercoledì 3 dicembre 2025
8.20
Il processo per l'omicidio del 50enne Nicola Manzi e il tentato omicidio di suo fratello Michele, di 42 anni, avvenuti a Corato lo scorso anno, entrerà direttamente nella fase dibattimentale saltando l'udienza preliminare. Quattro gli imputati accusati a vario titolo di omicidio, porto abusivo d'arma da fuoco e tentato omicidio.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Domenico Zeno, ha infatti disposto il giudizio immediato a carico di Nicola, Savino e Gabriele Pilato, rispettivamente padre e figli di 53, 23 e 19 anni e difesi dall'avvocato Giovanni Battista Pavone. Il rito immediato è stato applicato anche per la 49enne Marianna Balducci, moglie di Manzi e assistita dall'avvocato Vincenzo Desiderio. I quattro dovranno comparire il prossimo 16 gennaio davanti alla Corte d'Assise di Trani.
Secondo gli inquirenti, il delitto, avvenuto il 16 dicembre 2024, sarebbe maturato nell'ambito di contrasti familiari mai sopiti, culminati quella sera in una furibonda lite tra i fratelli Manzi e Nicola Pilato, loro cognato. La ricostruzione contenuta negli atti della Procura della Repubblica tranese tratteggia un quadro di particolare violenza. Secondo i filmati della videosorveglianza, i Pilato, a bordo di una Volkswagen Golf guidata dal 19enne, avrebbero avvicinato i fratelli Manzi in via Salvi.
Il primo a scendere sarebbe stato proprio il conducente, che avrebbe «prelevato dal sedile anteriore un fucile e sparato contro Nicola Manzi», prima di dirigere «i colpi di fucile verso Michele Manzi». Anche Balducci avrebbe partecipando alla sparatoria, puntando «una pistola (quella raccolta dal marito) contro i tre Pilato».
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Domenico Zeno, ha infatti disposto il giudizio immediato a carico di Nicola, Savino e Gabriele Pilato, rispettivamente padre e figli di 53, 23 e 19 anni e difesi dall'avvocato Giovanni Battista Pavone. Il rito immediato è stato applicato anche per la 49enne Marianna Balducci, moglie di Manzi e assistita dall'avvocato Vincenzo Desiderio. I quattro dovranno comparire il prossimo 16 gennaio davanti alla Corte d'Assise di Trani.
Secondo gli inquirenti, il delitto, avvenuto il 16 dicembre 2024, sarebbe maturato nell'ambito di contrasti familiari mai sopiti, culminati quella sera in una furibonda lite tra i fratelli Manzi e Nicola Pilato, loro cognato. La ricostruzione contenuta negli atti della Procura della Repubblica tranese tratteggia un quadro di particolare violenza. Secondo i filmati della videosorveglianza, i Pilato, a bordo di una Volkswagen Golf guidata dal 19enne, avrebbero avvicinato i fratelli Manzi in via Salvi.
Il primo a scendere sarebbe stato proprio il conducente, che avrebbe «prelevato dal sedile anteriore un fucile e sparato contro Nicola Manzi», prima di dirigere «i colpi di fucile verso Michele Manzi». Anche Balducci avrebbe partecipando alla sparatoria, puntando «una pistola (quella raccolta dal marito) contro i tre Pilato».