Perrone (Direzione Corato): «Affidamenti diretti senza indagine di mercato, si tradisce la promessa di trasparenza»

La nota critica a seguito dell'ultima seduta di consiglio comunale

domenica 27 luglio 2025 9.19
Nel corso dell'ultima seduta del consiglio comunale, è emersa con forza la questione del ricorso sempre più esteso agli affidamenti diretti da parte dei dirigenti comunali. Una pratica legittima sul piano normativo, ma che – secondo il consigliere di Direzione Corato, Gino Perrone – presenta criticità rilevanti sotto il profilo della trasparenza e dell'equità nella gestione delle risorse pubbliche.

«Nessuno contesta la norma, che consente di snellire le procedure – ha dichiarato Perrone – ma ciò non esime amministratori e dirigenti dal dovere di spendere il denaro pubblico in modo oculato e, soprattutto, trasparente». Il consigliere ha richiamato l'attenzione sull'assenza di indagini comparative prima dell'assegnazione degli incarichi: «A meno che non vi sia un'estrema urgenza, una ricerca di mercato si può – e a mio avviso si deve – effettuare, per ottenere il miglior servizio al miglior prezzo».

Secondo Perrone, il ricorso agli affidamenti diretti ha ormai assunto proporzioni che destano preoccupazione: «A Corato constatiamo che l'85% delle determine di spesa nel settore Lavori Pubblici avviene tramite affidamento diretto, senza alcuna indagine di mercato. E questo riguarda non solo gli interventi materiali, ma anche servizi e progetti».

Una scelta che, pur restando entro i limiti della norma, solleva interrogativi più ampi: «Questo modus operandi genera forti perplessità sulla correttezza sostanziale degli affidamenti, pur se formalmente ineccepibili. Sono numerosi gli affidamenti con importi appena sotto soglia e non mancano doppi affidamenti, nonostante il principio di rotazione previsto dalla normativa».

Perrone evidenzia, inoltre, un aspetto particolarmente critico: «In alcune circostanze abbiamo assistito a un frazionamento dei servizi, ai limiti dell'artificiosità, che ha consentito di procedere con l'assegnazione degli incarichi attraverso lo strumento degli affidamenti diretti, eludendo di fatto la necessità di una procedura comparativa».

Il consigliere chiama in causa la responsabilità politica dell'amministrazione comunale: «Si era proposta all'elettorato come trasparente e innovativa, ma nei fatti adotta comportamenti molto opachi».

Le stesse criticità – ha sottolineato – si riscontrano anche in altri settori oltre ai Lavori Pubblici, con riferimento particolare alla gestione dei contributi e dei patrocini: «Parliamo di centinaia di erogazioni, per un totale di diversi milioni di euro, assegnati in questi anni con criteri discrezionali».

Con il suo intervento, Perrone sollecita un cambio di passo: maggiore trasparenza, regole chiare e controllo effettivo sull'uso delle risorse. «Non basta rispettare la forma – ha concluso – serve ristabilire una cultura dell'interesse pubblico che oggi sembra smarrita».