Sosta per disabili assegnata senza preavviso: la denuncia di una famiglia coratina
Segnalazione apparsa su un gruppo social di cittadini coratini, attualmente in corso di verifica
lunedì 29 dicembre 2025
9.15
Una segnalazione anonima, comparsa nelle ultime ore su un gruppo social frequentato da cittadini coratini, sta suscitando indignazione e interrogativi sulla gestione degli stalli personalizzati per persone con disabilità. A denunciare l'accaduto è una famiglia che, per tutelare la propria privacy e quella del figlio con disabilità, ha scelto di non rendere pubblica la propria identità.
Secondo quanto riportato nel post, la famiglia aveva presentato regolare richiesta per l'assegnazione di uno spazio di sosta personalizzato, fornendo anche il proprio numero di telefono per essere contattata al momento del sopralluogo tecnico. Tuttavia, con grande sorpresa, si sarebbe ritrovata la delimitazione dell'area già eseguita senza alcun preavviso e — fatto ancor più grave — senza che i richiedenti fossero stati coinvolti nella valutazione delle esigenze specifiche del ragazzo.
Il sopralluogo, sempre secondo la denuncia, sarebbe stato effettuato in collaborazione con un condomino non delegato e non informato sulle condizioni fisiche del giovane. Le rimostranze rivolte agli operatori incaricati non avrebbero portato ad alcuna revisione della decisione, lasciando la famiglia in una condizione di profondo sconforto.
«Non abbiamo avuto neanche la libertà di "regalare" a nostro figlio una semplice sosta per disabili — si legge nel post — qualcuno ha deciso per noi, senza pietà, senza guardare al dolore che questa scelta ci ha procurato». La famiglia parla di un diritto "usurpato", di una decisione "privata e personale" sottratta loro senza alcuna considerazione delle reali necessità legate alla disabilità.
Il racconto prosegue con parole dure verso chi avrebbe anteposto "l'estetica del palazzo" alle esigenze di un ragazzo con limitazioni fisiche, denunciando un atteggiamento percepito come egoista e privo di umanità.
La famiglia, pur definendosi "semplici cittadini con grande dignità", rivolge un appello alle associazioni per la tutela delle persone con disabilità, al Sindaco e agli uffici competenti affinché venga ristabilito il diritto richiesto e riconosciuto dalla normativa vigente.
La segnalazione è attualmente oggetto di verifica da parte degli amministratori del gruppo e sarà eventualmente approfondita per chiarire dinamiche, responsabilità e possibili irregolarità nella procedura.
Secondo quanto riportato nel post, la famiglia aveva presentato regolare richiesta per l'assegnazione di uno spazio di sosta personalizzato, fornendo anche il proprio numero di telefono per essere contattata al momento del sopralluogo tecnico. Tuttavia, con grande sorpresa, si sarebbe ritrovata la delimitazione dell'area già eseguita senza alcun preavviso e — fatto ancor più grave — senza che i richiedenti fossero stati coinvolti nella valutazione delle esigenze specifiche del ragazzo.
Il sopralluogo, sempre secondo la denuncia, sarebbe stato effettuato in collaborazione con un condomino non delegato e non informato sulle condizioni fisiche del giovane. Le rimostranze rivolte agli operatori incaricati non avrebbero portato ad alcuna revisione della decisione, lasciando la famiglia in una condizione di profondo sconforto.
«Non abbiamo avuto neanche la libertà di "regalare" a nostro figlio una semplice sosta per disabili — si legge nel post — qualcuno ha deciso per noi, senza pietà, senza guardare al dolore che questa scelta ci ha procurato». La famiglia parla di un diritto "usurpato", di una decisione "privata e personale" sottratta loro senza alcuna considerazione delle reali necessità legate alla disabilità.
Il racconto prosegue con parole dure verso chi avrebbe anteposto "l'estetica del palazzo" alle esigenze di un ragazzo con limitazioni fisiche, denunciando un atteggiamento percepito come egoista e privo di umanità.
La famiglia, pur definendosi "semplici cittadini con grande dignità", rivolge un appello alle associazioni per la tutela delle persone con disabilità, al Sindaco e agli uffici competenti affinché venga ristabilito il diritto richiesto e riconosciuto dalla normativa vigente.
La segnalazione è attualmente oggetto di verifica da parte degli amministratori del gruppo e sarà eventualmente approfondita per chiarire dinamiche, responsabilità e possibili irregolarità nella procedura.