"U Carnevale Quaratine", quando il Carnevale aveva un inno
Scritto e musicato da Mimmo Mazzilli e Luigi Palumbo è stato utilizzato per poche edizioni
martedì 1 marzo 2022
L'inevitabile sospensione del Carnevale Coratino si accompagna, di contro, con la grande necessità di un momento di allegria e spensieratezza come quello della tradizionale manifestazione, visto il cielo a lungo adombrato dalle nubi della pandemia da Covid-19 e gli attuali venti di guerra che stanno investendo l'Ucraina e interessando il mondo intero.
Ieri la Pro Loco Quadratum, l'associazione di promozione culturale storicamente organizzatrice dell'evento, ha lanciato un importante segnale di speranza proiettando lo sguardo al futuro e dando appuntamento a tutta la cittadinanza per celebrare insieme il prossimo Carnevale Coratino dal 12 al 21 febbraio 2023.
Domenica abbiamo cercato di mantenere viva l'attenzione nei confronti di un vero e proprio patrimonio per la cultura e la tradizione coratina, diventato anche importante momento di solidità sociale, partecipazione e collaborazione, finanche all'apporto in termini economici che il carnevale comporta per il territorio. E lo abbiamo fatto grazie alla disponibilità di Gerardo Giuseppe Strippoli, presidente della Pro Loco Quadratum, con una intervista che ne delineasse nascita, evoluzione e futuro.
Ed è proprio guardando alla storia e all'evoluzione del Carnevale che la memoria oggi torna indietro al 2004, quando il nostro si affermò fra i pochi carnevali ad avere un inno.
«Fu l'allora presidente della Pro Loco, Angela Pisicchio, ad avere l'idea innovativa di dare un inno al nostro carnevale» - racconta Domenico Mazzilli (conosciuto come Mimmo) esperto di vernacolo coratino ed autore del testo che fu musicato dal maestro Luigi Palumbo. «Sapeva della collaborazione fra me e il maestro Palumbo, che aveva già musicato la mia poesia dedicata a Vingienze Bum, e ci coinvolse invitandomi a scrivere una poesia per il carnevale». A Luigi Palumbo, poi, il compito di regalare al testo le sonorità tipiche di una sorta di tarantella che riproduce la vivacità coinvolgente della tradizione popolare, con la sensibilità e maestria nel trasformare in musica le atmosfere che lo contraddistingue.
L'inno accompagnò il Carnevale Coratino nel 2005 e 2006, cantandone la valenza partecipativa e raccontando le maschere tipiche della nostra tradizione carnascialesca. È inserito nel primo album del gruppo musicale etno-folk "Luigi Palumbo & Aquarata" dal titolo "Candenne candenne".
Vi riproponiamo il testo.U Carnevale Quaratine
Ieri la Pro Loco Quadratum, l'associazione di promozione culturale storicamente organizzatrice dell'evento, ha lanciato un importante segnale di speranza proiettando lo sguardo al futuro e dando appuntamento a tutta la cittadinanza per celebrare insieme il prossimo Carnevale Coratino dal 12 al 21 febbraio 2023.
Domenica abbiamo cercato di mantenere viva l'attenzione nei confronti di un vero e proprio patrimonio per la cultura e la tradizione coratina, diventato anche importante momento di solidità sociale, partecipazione e collaborazione, finanche all'apporto in termini economici che il carnevale comporta per il territorio. E lo abbiamo fatto grazie alla disponibilità di Gerardo Giuseppe Strippoli, presidente della Pro Loco Quadratum, con una intervista che ne delineasse nascita, evoluzione e futuro.
Ed è proprio guardando alla storia e all'evoluzione del Carnevale che la memoria oggi torna indietro al 2004, quando il nostro si affermò fra i pochi carnevali ad avere un inno.
«Fu l'allora presidente della Pro Loco, Angela Pisicchio, ad avere l'idea innovativa di dare un inno al nostro carnevale» - racconta Domenico Mazzilli (conosciuto come Mimmo) esperto di vernacolo coratino ed autore del testo che fu musicato dal maestro Luigi Palumbo. «Sapeva della collaborazione fra me e il maestro Palumbo, che aveva già musicato la mia poesia dedicata a Vingienze Bum, e ci coinvolse invitandomi a scrivere una poesia per il carnevale». A Luigi Palumbo, poi, il compito di regalare al testo le sonorità tipiche di una sorta di tarantella che riproduce la vivacità coinvolgente della tradizione popolare, con la sensibilità e maestria nel trasformare in musica le atmosfere che lo contraddistingue.
L'inno accompagnò il Carnevale Coratino nel 2005 e 2006, cantandone la valenza partecipativa e raccontando le maschere tipiche della nostra tradizione carnascialesca. È inserito nel primo album del gruppo musicale etno-folk "Luigi Palumbo & Aquarata" dal titolo "Candenne candenne".
Vi riproponiamo il testo.