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C'era una volta la pista ciclabile

La lettera di un concittadino residente fuori città

Gentile direttore,
sono un coratino che da anni vive all'estero ma che, ogni estate, decide di trascorrere le vacanze a Corato.
Passeggiando lungo Corso Mazzini, sabato poco prima della mezzanotte, sono rimasto sconvolto nel vedere una lunga fila di automobili parcheggiate sul lato destro della carreggiata, su quella che dovrebbe essere la pista ciclabile. Il condizionale è d'obbligo giacchè ho visto la segnaletica verticale ma non quella orizzontale, completamente sbiadita.

Si tratta forse di una pista ciclabile ad ore? Ossia la sua validità si esaurisce alle 22.00? Perché mi è parso di capire che dopo tale orario a Corato tutto o quasi sia concesso non essendoci più i controlli feo vigili urbani. Mi sembra di ricordare che una pista ciclabile abbia validità h24. Eppure, dopo le 10 della sera, la pista ciclabile si trasforma arrogantemente in un parcheggio. È una vergogna.

Il rispetto delle regole non può essere un optional ma un dovere del cittadino anche quando non c'è nessuno a sorvegliare. Eppure a Corato questo messaggio stenta a passare.

Che senso ha mantenere in vigore la pista ciclabile se questa deve essere costantemente occupata da automobili? Tanto vale rinunciarci e dare a tutti, anche a chi è più scrupoloso e osserva le regole, la possibilità di parcheggiare.

Un'ultima osservazione: perché le pattuglie di Polizia o Carabinieri in servizio oltre le 22 non elevano sanzioni a chi commette questa infrazione al codice della strada?
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