Piazza Di Vagno. <span>Foto Aldo Diaferia</span>
Piazza Di Vagno. Foto Aldo Diaferia
Vita di Città

Corato e la crisi abitativa: alti i numeri delle occupazioni abusive in città

L’analisi della condizione immobiliare a Corato condotta dall’Arca Puglia Centrale evidenzia le criticità del territorio

La città di Corato sta affrontando una crescente crisi abitativa. Su un totale di 27.982 abitazioni, quasi 10.000 case risultano non pienamente occupate, ovvero il 35% delle abitazioni presenti sul territorio.

Il dato rivela la criticità della situazione poiché colloca la città al secondo posto della provincia per percentuale per inoccupazione.

Questo è quanto emerge da un'indagine condotta da Openpolis basata sul quadro delineato dall'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), attraverso il suo censimento permanente della popolazione e delle abitazioni.

I dati censuari, il cui ultimo aggiornamento risale al 2021, fa riferimento al concetto di "abitazione permanentemente occupata", ovvero il luogo in cui almeno un individuo ha la propria residenza abituale. Va sottolineato che tra le abitazioni non permanentemente occupate rientrano non solo le strutture disabitate, ma anche le seconde case, particolarmente rilevanti nelle destinazioni turistiche.

Diversi sono i motivi che spingono i proprietari a non locare le proprie case a Corato. Tra le principali cause vi è la paura di affittuari che potrebbero non assolvere ai propri impegni e la difficoltà di rientrare in possesso delle proprie abitazioni. Inoltre molti preferiscono tenere le case vuote, pagando le spese condominiali e le utenze, sperando in un momento favorevole per una futura vendita.

Ad allarmare ulteriormente il quadro delineato sono i dati rilasciati da Arca Puglia sull'occupazione abusiva delle case popolari. Il report è stato rilasciato a seguito dell'incontro della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, tenutati a Bari.

Secondo la ricerca condotta dall'ente, il 10,4% risulterebbe occupati abusivamente, ossia a fronte di 602 alloggi popolari 63 non disporrebbero di regolare contratto di locazione. Un risultato che viene di poco superato solo da Gravina in Puglia con il 10,9%.

Le motivazioni legate all'abusivismo sono molteplici. Nella maggior parte dei casi, a rientrare in questo fenomeno sono le abitazioni non ancora assegnate o consegnate ai legittimi proprietari. Ci sono, inoltre, casi di trasferimento non autorizzato a parenti o amici che hanno lasciato la casa o hanno perso il diritto all'assegnazione. E purtroppo, l'attività di sgombero è pratica molto rara.
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