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LNDC contro la sagra della carne di cavallo a Corato

La presidente Piera Rosati: «Questi eventi sono violenza normalizzata»

LNDC Animal Protection esprime forte dissenso per la decisione del Comune di Corato e della Regione Puglia di patrocinare ancora una volta la sagra della carne di cavallo che si terrà il 17 e 18 maggio, un evento che celebra apertamente la macellazione di un animale tradizionalmente legato all'uomo da un rapporto di fiducia, collaborazione e affetto. Piera Rosati, presidente LNDC Animal Protection, critica con nettezza: «Questi eventi sono violenza normalizzata».

L'associazione ritiene inadeguato e diseducativo che amministrazioni pubbliche come il comune e la Regione promuovano una festa che ruota attorno alla normalizzazione della violenza verso una specie che, nella nostra cultura, ha rappresentato per secoli un compagno di lavoro, di viaggio e di vita. I cavalli sono animali intelligenti e sensibili e non possono essere ridotti a "piatti tipici" in nome della tradizione gastronomica. È paradossale che tante persone si dimostrino indignate davanti alla strage che si compie in Cina ai danni dei cani usati per scopi alimentari, ma poi trovino giustificazioni per tutti gli altri animali sulla base di presunte tradizioni.

Eventi che celebrano la morte e lo sfruttamento di esseri senzienti in un contesto festoso, e con il sostegno delle istituzioni, rappresentano un messaggio diseducativo e culturalmente arretrato, soprattutto verso le nuove generazioni, che chiedono sempre più coerenza tra valori pubblici e rispetto per gli animali.

«Ho scritto una lettera al sindaco di Corato e al presidente della Regione Puglia, mettendo in copia anche la Polizia Locale, l'ASL veterinaria e i Carabinieri Forestali, sottolineando come il cavallo sia da milioni di italiani percepito non come animale da macello, ma come animale d'affezione, al pari di cani e gatti. Ho anche affermato, con convinzione, che manifestazioni del genere non sono 'tradizione', ma ostinazione. Non sono 'cultura', ma violenza normalizzata. Non sono 'valorizzazione del territorio', ma regressione», fa sapere Piera Rosati, presidente LNDC Animal Protection.

LNDC Animal Protection ha ricevuto numerose segnalazioni di cittadini indignati e turbati. L'Italia ha bisogno di esempi di civiltà, non di fiere della sofferenza. Le sagre possono e devono essere occasione di festa, cultura e promozione del territorio senza ricorrere alla spettacolarizzazione della morte.

L'associazione ha, quindi, chiesto l'annullamento immediato della sagra della carne di cavallo di Corato, nella speranza che questa polemica diventi un'occasione di crescita e consapevolezza della necessità di proporre eventi alternativi, coerenti con i valori di empatia, rispetto e progresso morale.

In caso contrario, LNDC Animal Protection annuncia la propria intenzione di contrastare questa manifestazione a tutti i livelli, mediatico, legale e istituzionale, per tutelare la dignità e la vita degli animali coinvolti.
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