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Corato rinnova la tradizione: si accendono le Barche di Santa Maria - FOTO
Una storia che dal 1987 permane in città e cerca di avvicinarsi alle nuove generazioni
Corato - giovedì 14 agosto 2025
10.37
Nella serata di ieri, 13 agosto, le strade principali del centro cittadino si sono illuminate con l'accensione delle storiche Barche di Santa Maria, realizzate da associazioni, privati e per la prima volta anche da scuole.
L'iniziativa, promossa dall'Amministrazione Comunale e dalla Pro Loco Quadratum ed inserita nel cartellone "Sei la mia città", ha previsto la partecipazione animata della street band 4x4. La banda, partita da Piazza Sedile, ha attraversato le strade interessate con musiche e ritmi che hanno coinvolto i passanti di tutte le età e riempito le vie cittadine. Al loro passaggio, l'illuminazione dei 30 manufatti ha colorato e rallegrato un lungo percorso che partendo da Via Roma (angolo Corso Mazzini) ha imboccato Via Roma (angolo Via Duomo), Piazza Sedile, Vico Abbazia, Via Vecchio Forno, Via Chiesa Matrice, Via Arco Ripoli, fino a giungere in Via San Benedetto.
Si tratta di una delle iniziative che Corato porta avanti e celebra ormai da tempo al fine di valorizzare l'identità culturale e religiosa della nostra comunità.
Come spiegato da Gerardo Strippoli, presidente della Pro Loco Quadratum, quella delle barche mariane è un'usanza particolarmente sentita e che affonda le proprie radici in un passato molto lontano: "Una tradizione che nasce con le origini del cristianesimo, quando i Cristiani, che venivano perseguitati dai Romani, incidevano sugli stipiti delle loro abitazioni una barca stilizzata che rappresentava una croce, per riconoscersi tra di loro. La barca stessa è, in realtà, simbolo cristiano perché rappresenta la Chiesa per intero come segno di protezione e traghettamento, impersonificato dalla Madonna che è una traghettatrice di anime e una mediatrice tra la Terra e l'Onnipotente. Questa tradizione ha mosso i suoi primi passi in un concorso del 1987 che è riportato nel regolamento del Comune di Corato. In passato ognuno esponeva le barche presso le proprie abitazioni. Dal 1987, con il concorso, le barche vennero poi esposte nel Centro Storico di Corato".
Alle preoccupazioni e ai dubbi circa la perdita e il disinteresse delle nuove generazioni, la Pro Loco ha tentato un approccio diretto e concreto: "Stiamo lavorando per coltivare sempre di più questa tradizione; infatti, quest'anno abbiamo aumentato il numero delle barche anche grazie alla realizzazione di un laboratorio di costruzioni, presso l'Istituto Comprensivo "Fornelli-Giovanni XXIII", in cui le due classi di seconda D e seconda E si sono cimentate nella costruzione di barche. Ne hanno realizzate otto che si trovano tutte in Via San Benedetto".
Le barche continueranno a illuminare e a colorare il Centro Storico fino al 28 agosto.
L'iniziativa, promossa dall'Amministrazione Comunale e dalla Pro Loco Quadratum ed inserita nel cartellone "Sei la mia città", ha previsto la partecipazione animata della street band 4x4. La banda, partita da Piazza Sedile, ha attraversato le strade interessate con musiche e ritmi che hanno coinvolto i passanti di tutte le età e riempito le vie cittadine. Al loro passaggio, l'illuminazione dei 30 manufatti ha colorato e rallegrato un lungo percorso che partendo da Via Roma (angolo Corso Mazzini) ha imboccato Via Roma (angolo Via Duomo), Piazza Sedile, Vico Abbazia, Via Vecchio Forno, Via Chiesa Matrice, Via Arco Ripoli, fino a giungere in Via San Benedetto.
Si tratta di una delle iniziative che Corato porta avanti e celebra ormai da tempo al fine di valorizzare l'identità culturale e religiosa della nostra comunità.
Come spiegato da Gerardo Strippoli, presidente della Pro Loco Quadratum, quella delle barche mariane è un'usanza particolarmente sentita e che affonda le proprie radici in un passato molto lontano: "Una tradizione che nasce con le origini del cristianesimo, quando i Cristiani, che venivano perseguitati dai Romani, incidevano sugli stipiti delle loro abitazioni una barca stilizzata che rappresentava una croce, per riconoscersi tra di loro. La barca stessa è, in realtà, simbolo cristiano perché rappresenta la Chiesa per intero come segno di protezione e traghettamento, impersonificato dalla Madonna che è una traghettatrice di anime e una mediatrice tra la Terra e l'Onnipotente. Questa tradizione ha mosso i suoi primi passi in un concorso del 1987 che è riportato nel regolamento del Comune di Corato. In passato ognuno esponeva le barche presso le proprie abitazioni. Dal 1987, con il concorso, le barche vennero poi esposte nel Centro Storico di Corato".
Alle preoccupazioni e ai dubbi circa la perdita e il disinteresse delle nuove generazioni, la Pro Loco ha tentato un approccio diretto e concreto: "Stiamo lavorando per coltivare sempre di più questa tradizione; infatti, quest'anno abbiamo aumentato il numero delle barche anche grazie alla realizzazione di un laboratorio di costruzioni, presso l'Istituto Comprensivo "Fornelli-Giovanni XXIII", in cui le due classi di seconda D e seconda E si sono cimentate nella costruzione di barche. Ne hanno realizzate otto che si trovano tutte in Via San Benedetto".
Le barche continueranno a illuminare e a colorare il Centro Storico fino al 28 agosto.









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