
Cultura
L'artista coratino Michele Macchia nominato Artista dell'anno 2020 dal "World of Art"
Dagli Stati Uniti al Canada, l'arte di Michele Macchia conquista il mondo
Corato - giovedì 24 dicembre 2020
uesto 2020 che sta volgendo al termine è stato un anno senza dubbio particolare e difficile che ha messo a dura prova ogni ambito e settore. In particolar modo, l'emergenza da coronavirus ha bloccato il mondo dell'arte e dello spettacolo chiudendo cinema, teatri, musei e mostre, limitando la nostra possibilità di viaggiare, incontrarci, scoprire e stupirci. Ma fermare totalmente l'arte è impossibile, come l'acqua, riesce ad insinuarsi in ogni fessura, a catturare gli sguardi, arrivare dritto al cuore con la sua espressività e l'impeto del suo messaggio.
È proprio in periodi bui come l'emergenza che tutto il mondo sta vivendo che si ha maggior bisogno di arte, della sua energia e del suo potere terapeutico e della sua capacità appagante di riflettere ed esprimere stati d'animo che ci accomunano. È in questo contesto che le incredibili opere dell'artista coratino, ma ormai internazionale, Michele Macchia hanno continuato a viaggiare, diffondendo vitalità, entusiasmo, passione, speranza e rinascita.
A partire da agosto, le opere di Macchia sono state ospitate dall'ambitissimo e prestigioso "MoMA" (Museum of Modern Art) di New York che propone un'incomparabile visione d'insieme dell'arte moderna e contemporanea mondiale, per poi approdare al Museo Guggenheim, sempre di New York, icona di arte moderna e arte contemporanea. "The Most International Exhibitions in New York City" è il titolo dell'iniziativa organizzata da W.O.A. (World of Art) Magazine della Grande Mela.
Con un salto in Europa, passando anche dalla Biennale di Berlino, l'espressiva cromaticità e la profonda analisi della società attuale, racchiuse negli acrilici e nei collage realizzati da Michele Macchia, hanno conquistato anche il Canada dove la "Biafarin", organizzazione artistica di respiro internazionale, ha fortemente voluto inserire l'artista coratino nella sua rosa di artisti internazionali in Ontario.
Restando oltreoceano, la National Oil and Acrylic Painters' Society di Houston, in Texas, non ha potuto resistere al fascino ammaliante dell'arte dinamica, incisiva e precisa di Michele Macchia. Nata allo scopo di "governare, amministrare e mantenere" quelle attività che hanno un alto standard di eccellenza internazionale in cui gli artisti possono esprimere pienamente i media dell'olio e dell'acrilico su tela, la NOAPS ha voluto esporre tre opere di Macchia nella sua esposizione invernale.
«Per me è stata una grandissima sorpresa nonchè un grandissimo onore far parte di questa eccellenza» - ha commentato Michele Macchia che preferisce sempre raccontarsi attraverso i suoi pennelli e le sue tele piuttosto che con le parole.
E come finire egregiamente l'anno se non con una ciliegina sulla torta come l'assegnazione del prestigiosissimo premio di Artista dell'anno 2020 assegnato da "World of Art" per il Best in Art & Creativity. «Sono orgoglioso ed emozionato come sempre a cospetto di riconoscimenti internazionali come questo» - ci confida Michele Macchia le cui opere sono la prova che l'arte non deve essere presentata, descritta o raccontata perchè parla da sè, con tutto il suo impeto e tutta la sua ambizione di salvare il mondo attraverso l'assoluta e originale bellezza dell'espressività.
È proprio in periodi bui come l'emergenza che tutto il mondo sta vivendo che si ha maggior bisogno di arte, della sua energia e del suo potere terapeutico e della sua capacità appagante di riflettere ed esprimere stati d'animo che ci accomunano. È in questo contesto che le incredibili opere dell'artista coratino, ma ormai internazionale, Michele Macchia hanno continuato a viaggiare, diffondendo vitalità, entusiasmo, passione, speranza e rinascita.
A partire da agosto, le opere di Macchia sono state ospitate dall'ambitissimo e prestigioso "MoMA" (Museum of Modern Art) di New York che propone un'incomparabile visione d'insieme dell'arte moderna e contemporanea mondiale, per poi approdare al Museo Guggenheim, sempre di New York, icona di arte moderna e arte contemporanea. "The Most International Exhibitions in New York City" è il titolo dell'iniziativa organizzata da W.O.A. (World of Art) Magazine della Grande Mela.
Con un salto in Europa, passando anche dalla Biennale di Berlino, l'espressiva cromaticità e la profonda analisi della società attuale, racchiuse negli acrilici e nei collage realizzati da Michele Macchia, hanno conquistato anche il Canada dove la "Biafarin", organizzazione artistica di respiro internazionale, ha fortemente voluto inserire l'artista coratino nella sua rosa di artisti internazionali in Ontario.
Restando oltreoceano, la National Oil and Acrylic Painters' Society di Houston, in Texas, non ha potuto resistere al fascino ammaliante dell'arte dinamica, incisiva e precisa di Michele Macchia. Nata allo scopo di "governare, amministrare e mantenere" quelle attività che hanno un alto standard di eccellenza internazionale in cui gli artisti possono esprimere pienamente i media dell'olio e dell'acrilico su tela, la NOAPS ha voluto esporre tre opere di Macchia nella sua esposizione invernale.
«Per me è stata una grandissima sorpresa nonchè un grandissimo onore far parte di questa eccellenza» - ha commentato Michele Macchia che preferisce sempre raccontarsi attraverso i suoi pennelli e le sue tele piuttosto che con le parole.
E come finire egregiamente l'anno se non con una ciliegina sulla torta come l'assegnazione del prestigiosissimo premio di Artista dell'anno 2020 assegnato da "World of Art" per il Best in Art & Creativity. «Sono orgoglioso ed emozionato come sempre a cospetto di riconoscimenti internazionali come questo» - ci confida Michele Macchia le cui opere sono la prova che l'arte non deve essere presentata, descritta o raccontata perchè parla da sè, con tutto il suo impeto e tutta la sua ambizione di salvare il mondo attraverso l'assoluta e originale bellezza dell'espressività.