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Sanità, Usppi annuncia proteste: «Giù le mani dalle Sanitaservice»

Il sindacato si batte contro la chiusura delle aziende e per l’assunzione dei dipendenti ancora precari

Nicola Brescia e Sebastiano Azzaro, segretari di Usppi Puglia, hanno chiarito la posizione dell'unione sindacale in merito alla questione dello smantellamento delle Sanitaservice in Puglia: «Il tentativo di smantellamento delle società in house partecipate delle Asl pugliesi è ormai sotto gli occhi di tutti. Gli accertamenti sulle Sanitaservice che sta compiendo il NIRS, con riferimento a presunti buchi nei conti, sono tutt'altro che vicini alla conclusione: dunque tutto è da dimostrare. Sembrano piuttosto mirati alla ricerca di un alibi per giustificarsi di fronte al Ministero dell'Economia e delle Finanze ed assecondare la convinzione di "qualcuno" secondo il quale sarebbe il caso di eliminare le società in house, e procedere alla privatizzazione dei vari servizi».

Per questo sono state annunciate mobilitazioni se effettivamente la decisione fosse quella di chiudere le società che in Puglia si occupa della gestione dei servizi di assistenza alla persona e socio sanitari: «Il principio alla base della creazione delle Sanitaservice è quello di consentire un risparmio della spesa pubblica, rispetto all'eventualità dell'affidamento dei servizi a società private» ha precisato Brescia.

La richiesta rivolta all'assessore regionale alla salute Rocco Palese è sbloccare le assunzioni, a cominciare dai 450 lavoratori della Asl di Bari che, dopo aver lavorato nelle strutture Covid durante l'emergenza sanitaria, sono stati lasciati con contratti precari e aspettano da mesi novità sul loro futuro professionale.

«Abbiamo ribadito più volte, e torniamo a farlo, che questi lavoratori che hanno rischiato la propria vita meritano di ottenere contratti full-time. Perciò, l'Usppi Puglia annuncia nei prossimi giorni giornate di protesta a sostegno dei lavoratori precari» hanno concluso.
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