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Politica
Social freezing, la soddisfazione del PD di Corato
Per il circolo dem la delibera della Regione Puglia segna un cambiamento culturale nella libertà riproduttiva
Corato - giovedì 26 giugno 2025
Sono soddisfatti le donne del Partito Democratico e i Giovani Democratici di Corato circa la nuova delibera della Regione Puglia a favore del social freezing, ossia la tecnica di conservazione degli ovuli che consente alle donne di congelarli per un utilizzo futuro.
Per il PD coratino si tratta di un atto politico che non solo si pone a tutela della salute femminile, ma segna un'importante evoluzione culturale a salvaguardia della libertà riproduttiva.
Di seguito la nota completa del circolo dem locale.
«Sono passati quindici anni dal referendum sull'abrogazione di molti dei divieti imposti dalla legge 40/04 sulla procreazione medicalmente assistita. Anche in quella occasione vinse il partito dell'astensione: milioni di italiani non esercitarono il diritto di voto su un tema importantissimo per centinaia di migliaia di coppie strette dal desiderio di avere un figlio, in un Paese in cui si continua a procreare troppo poco. Non si raggiunse il quorum e milioni di coppie che si erano avvicinate alla genitorialità troppo tardi o con problemi di infertilità furono lasciate alla mercé del turismo sanitario e speculativo.
Il 12-13 giugno del 2005, l'80% di chi andò a votare chiese, però, che le proibizioni su fecondazione assistita e ricerca sulle cellule staminali embrionali venissero cancellate. Non fu il referendum a introdurre novità ma, come spesso accade in Italia, la giurisprudenza: chiamata tante volte a esprimersi per risolvere la cavillosità della burocrazia e a tentare di destreggiarsi tra i meandri dei divieti istituzionali per permettere a coppie di italiani di bypassare questa miopia culturale e sociale condizionata da visioni ancora troppo rigide e conservatrici.
È qui che si inserisce la nuova delibera della Regione Puglia a favore del social freezing, per cui il Partito Democratico esulta. Essa segna un passo importante nel riconoscimento dei diritti delle donne e delle coppie riguardo la loro salute riproduttiva. Il social freezing è una tecnica di conservazione degli ovuli che consente alle donne di congelarli per un utilizzo futuro: particolarmente utile per coloro che desiderano posticipare la maternità per motivi personali, professionali o di salute.
La Regione Puglia ha stanziato un milione di euro per sostenere il social freezing. I fondi sono destinati a coprire parte dei costi del congelamento degli ovuli, facilitando così l'accesso a questa tecnologia avanzata che mira a combattere l'infertilità e il preoccupante calo demografico. Possono far domanda di contributo (max 3.000 euro) le donne tra i 27 e i 37 anni, residenti in Puglia da almeno 12 mesi, con un ISEE ordinario non superiore a 30.000 euro che si rivolgano a centri di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) pubblici o privati accreditati, inseriti nel registro nazionale autorizzato dal Ministero della Salute. La scadenza è il 3 luglio 2025.
Le donne interessate dovranno compilare il modulo di domanda allegato al bando. Per maggiori info, consultare il sito della ASL qui: https://bit.ly/social-freezing-puglia.
Questo provvedimento non solo promuove la salute delle donne, ma riflette anche un cambiamento culturale significativo che riconosce e sostiene la libertà di scelta in ambito riproduttivo. L'implementazione di tali politiche innovative rappresenta un passo avanti verso una maggiore equità. Tutti valori che il Partito Democratico sostiene con forza e per cui ci batteremo nei territori e nelle istituzioni».
Per il PD coratino si tratta di un atto politico che non solo si pone a tutela della salute femminile, ma segna un'importante evoluzione culturale a salvaguardia della libertà riproduttiva.
Di seguito la nota completa del circolo dem locale.
«Sono passati quindici anni dal referendum sull'abrogazione di molti dei divieti imposti dalla legge 40/04 sulla procreazione medicalmente assistita. Anche in quella occasione vinse il partito dell'astensione: milioni di italiani non esercitarono il diritto di voto su un tema importantissimo per centinaia di migliaia di coppie strette dal desiderio di avere un figlio, in un Paese in cui si continua a procreare troppo poco. Non si raggiunse il quorum e milioni di coppie che si erano avvicinate alla genitorialità troppo tardi o con problemi di infertilità furono lasciate alla mercé del turismo sanitario e speculativo.
Il 12-13 giugno del 2005, l'80% di chi andò a votare chiese, però, che le proibizioni su fecondazione assistita e ricerca sulle cellule staminali embrionali venissero cancellate. Non fu il referendum a introdurre novità ma, come spesso accade in Italia, la giurisprudenza: chiamata tante volte a esprimersi per risolvere la cavillosità della burocrazia e a tentare di destreggiarsi tra i meandri dei divieti istituzionali per permettere a coppie di italiani di bypassare questa miopia culturale e sociale condizionata da visioni ancora troppo rigide e conservatrici.
È qui che si inserisce la nuova delibera della Regione Puglia a favore del social freezing, per cui il Partito Democratico esulta. Essa segna un passo importante nel riconoscimento dei diritti delle donne e delle coppie riguardo la loro salute riproduttiva. Il social freezing è una tecnica di conservazione degli ovuli che consente alle donne di congelarli per un utilizzo futuro: particolarmente utile per coloro che desiderano posticipare la maternità per motivi personali, professionali o di salute.
La Regione Puglia ha stanziato un milione di euro per sostenere il social freezing. I fondi sono destinati a coprire parte dei costi del congelamento degli ovuli, facilitando così l'accesso a questa tecnologia avanzata che mira a combattere l'infertilità e il preoccupante calo demografico. Possono far domanda di contributo (max 3.000 euro) le donne tra i 27 e i 37 anni, residenti in Puglia da almeno 12 mesi, con un ISEE ordinario non superiore a 30.000 euro che si rivolgano a centri di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) pubblici o privati accreditati, inseriti nel registro nazionale autorizzato dal Ministero della Salute. La scadenza è il 3 luglio 2025.
Le donne interessate dovranno compilare il modulo di domanda allegato al bando. Per maggiori info, consultare il sito della ASL qui: https://bit.ly/social-freezing-puglia.
Questo provvedimento non solo promuove la salute delle donne, ma riflette anche un cambiamento culturale significativo che riconosce e sostiene la libertà di scelta in ambito riproduttivo. L'implementazione di tali politiche innovative rappresenta un passo avanti verso una maggiore equità. Tutti valori che il Partito Democratico sostiene con forza e per cui ci batteremo nei territori e nelle istituzioni».

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