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Ambiente
Allarme siccità e gestione idrica: a Corato gli esperti del settore
Un dibattito sulle soluzioni possibili per affrontare la crisi
Corato - sabato 27 settembre 2025
17.29
Tra le piaghe che affliggono il nostro territorio, la siccità è diventata un problema non più solo stagionale. La Puglia è da sempre una regione con problemi idrici che potrebbero essere superati attraverso diverse soluzioni, tra cui un efficientamento delle acque reflue. Il problema è, dunque, determinato dalla gestione dell'acqua.
La preoccupazione circa la siccità ha richiesto un incontro, tenutosi venerdì 26 settembre, in Piazza Sedile, con alcuni professionisti del settore, durante la prima giornata della Festa dell'Unità. Presenti, infatti, Oronzo Santoro (Direttore AQUASOIL), prof. Alessandro Gaetano Vivaldi (docente di Arboricultura dell'università di Bari) Gennaro Sicolo (vicepresidente nazionale della Confederazione italiana agricoltori), Tommaso Loiodice (presidente UNAPOL) e Francesco Paolicelli (consigliere regionale PD e presidente della quarta commissione agricoltura). Moderato da Angelica Curci, responsabile agricoltura PD Puglia, il dibattito ha tentato di dare delle risposte al problema della siccità.
L'agricoltura è tra i settori maggiormente a rischio, soprattutto in una regione con una intensa vocazione agricola che vanta colture come quella dell'olio, dell'uva o del grano. La Puglia è la seconda regione agricola italiana. L'agricoltura è l'asse portante di un settore economico e sociale ed è necessario ritornare alla valorizzazione di quei territori per restituire un senso di appartenenza e identità. Questo deve avvenire soprattutto in un territorio come Corato, patria della Cultivar.A seguito del danno subito a causa della xylella nella zona del basso Salento, fino ad arrivare nel brindisino, risulta sempre più impellente la necessità di lavorare la terra e curarla. Ma ciò non è sufficiente: per questo per la prima volta in regione si è attinto ai fondi degli FSC per aumentare la possibilità di utilizzo delle acque attraverso maggiori reti, attraverso gli impianti di utilizzo. A Corato è stato aperto un focus specifico con dei progetti da finanziare per il potenziamento dell'impianto di riuso. Questo investimento importante di 400 milioni vede per la prima volta la Regione Puglia accanto alle aziende per far arrivare le reti idriche anche attraverso i comuni.
Tante sono le soluzioni che possono essere messe in atto, dal momento che il problema non è solo legato alla quantità, ma anche alla qualità. L'approccio è quello di intervenire su più fronti. Innanzitutto, si parla del riutilizzo di acque non convenzionali, ovvero di acque degli irrigatori, dell'industria agro-alimentare, di drenaggio. Si tratta di risorse destinate allo scarico che possono creare danni ambientali irreversibili, se non recuperate.
Esistono anche nuove tecnologie per l'efficientamento della risorsa idrica: utilizzare meno acqua cercando di mantenere le produzioni costanti.
È necessario intervenire anche sulle infrastrutture già esistenti, come pozzi artesiani o dighe.
Il riutilizzo delle acque e l'economia circolare sono un valore intrinseco dell'agricoltura, a cui bisogna restituire i due elementi principali: sostenibilità e qualità. La figura dell'agricoltore è diventata qualificata e qualificante e deve interfacciarsi anche con altre problematiche, come, appunto, una distribuzione equa dell'acqua.
"La pianta dell'ulivo è una pianta che regge il clima Mediterraneo. Negli ultimi anni anche la pianta dell'ulivo ci sta mandando dei messaggi molto, molto chiari. I cambiamenti climatici sono un vero problema, non solo per le collettività, ma anche per la comunità agricola. Oggi abbiamo la necessità di reperire la risorsa idrica che, per me, è la sfida del futuro. non solo dell'agricoltura ma, dell'intera società. Senza acqua non c'è sopravvivenza dell'uomo, ma anche per quello che è il settore primario della nostra economia" racconta il Presidente Nazionale UNAPOL, Tommaso Loiodice.
La preoccupazione circa la siccità ha richiesto un incontro, tenutosi venerdì 26 settembre, in Piazza Sedile, con alcuni professionisti del settore, durante la prima giornata della Festa dell'Unità. Presenti, infatti, Oronzo Santoro (Direttore AQUASOIL), prof. Alessandro Gaetano Vivaldi (docente di Arboricultura dell'università di Bari) Gennaro Sicolo (vicepresidente nazionale della Confederazione italiana agricoltori), Tommaso Loiodice (presidente UNAPOL) e Francesco Paolicelli (consigliere regionale PD e presidente della quarta commissione agricoltura). Moderato da Angelica Curci, responsabile agricoltura PD Puglia, il dibattito ha tentato di dare delle risposte al problema della siccità.
L'agricoltura è tra i settori maggiormente a rischio, soprattutto in una regione con una intensa vocazione agricola che vanta colture come quella dell'olio, dell'uva o del grano. La Puglia è la seconda regione agricola italiana. L'agricoltura è l'asse portante di un settore economico e sociale ed è necessario ritornare alla valorizzazione di quei territori per restituire un senso di appartenenza e identità. Questo deve avvenire soprattutto in un territorio come Corato, patria della Cultivar.A seguito del danno subito a causa della xylella nella zona del basso Salento, fino ad arrivare nel brindisino, risulta sempre più impellente la necessità di lavorare la terra e curarla. Ma ciò non è sufficiente: per questo per la prima volta in regione si è attinto ai fondi degli FSC per aumentare la possibilità di utilizzo delle acque attraverso maggiori reti, attraverso gli impianti di utilizzo. A Corato è stato aperto un focus specifico con dei progetti da finanziare per il potenziamento dell'impianto di riuso. Questo investimento importante di 400 milioni vede per la prima volta la Regione Puglia accanto alle aziende per far arrivare le reti idriche anche attraverso i comuni.
Tante sono le soluzioni che possono essere messe in atto, dal momento che il problema non è solo legato alla quantità, ma anche alla qualità. L'approccio è quello di intervenire su più fronti. Innanzitutto, si parla del riutilizzo di acque non convenzionali, ovvero di acque degli irrigatori, dell'industria agro-alimentare, di drenaggio. Si tratta di risorse destinate allo scarico che possono creare danni ambientali irreversibili, se non recuperate.
Esistono anche nuove tecnologie per l'efficientamento della risorsa idrica: utilizzare meno acqua cercando di mantenere le produzioni costanti.
È necessario intervenire anche sulle infrastrutture già esistenti, come pozzi artesiani o dighe.
Il riutilizzo delle acque e l'economia circolare sono un valore intrinseco dell'agricoltura, a cui bisogna restituire i due elementi principali: sostenibilità e qualità. La figura dell'agricoltore è diventata qualificata e qualificante e deve interfacciarsi anche con altre problematiche, come, appunto, una distribuzione equa dell'acqua.
"La pianta dell'ulivo è una pianta che regge il clima Mediterraneo. Negli ultimi anni anche la pianta dell'ulivo ci sta mandando dei messaggi molto, molto chiari. I cambiamenti climatici sono un vero problema, non solo per le collettività, ma anche per la comunità agricola. Oggi abbiamo la necessità di reperire la risorsa idrica che, per me, è la sfida del futuro. non solo dell'agricoltura ma, dell'intera società. Senza acqua non c'è sopravvivenza dell'uomo, ma anche per quello che è il settore primario della nostra economia" racconta il Presidente Nazionale UNAPOL, Tommaso Loiodice.
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