
Attualità
Prevenzione a Corato, presentato il progetto “Innesti-Anziani”
L'assessore Addario: «Un’opportunità con cui sperimentare attività per l’invecchiamento attivo»
Corato - giovedì 4 settembre 2025
È da alcuni dati specifici che il progetto "Innesti-Anziani" ha mosso i suoi primi passi: nel 1982 gli over 65 residenti a Corato erano 5365 (il 13,03% della popolazione), nel 2025, invece, 10157 (21,65%). Le stime prevedono che tra circa vent'anni il numero degli anziani arriverà a 14223 (32,82%).
Con questi presupposti alla mano sono nate alcune delle iniziative che il Comune di Corato ha favorito al fine di promuovere l'invecchiamento attivo. Tra queste "Innesti-Anziani", oggetto di riflessione durante l'incontro tenutosi ieri, 2 settembre, nella Sala Verde di Palazzo di Città.
A seguito dei saluti istituzionali dell'assessore Addario e di alcune sue riflessioni circa il tasso di anzianità in costante aumento, Antonio Fiamma, responsabile del procedimento, ha illustrato ai presenti le linee guida del bando.
Indirizzato a soggetti del terzo settore disponibili alla co-progettazione di interventi sperimentali per la promozione dell'invecchiamento attivo e della qualità della vita di anziani autosufficienti e parzialmente non autosufficienti, e caregivers, prevede un finanziamento comunale di 25.000 €. Scelti in un numero massimo di sei e finanziabili per un massimo di 5.000 €, i progetti dovranno concludersi entro il 30 maggio 2026 e dovranno riguardare una delle tre grandi aree tematiche: servizi per il benessere, attività sportive o culturali e cittadinanza attiva e cura dei beni comuni.
Il termine per poter inviare le proposte progettuali è stabilito per il 14 settembre. L'obiettivo è, ancora una volta, quello di migliorare la qualità della vita, considerato che la sanità e le spese sanitarie sono spesso indirizzate verso casi conclamati, lasciando scoperta tutta la parte di prevenzione. Occuparsi degli anziani e promuovere il loro benessere, contrastando l'isolamento sociale, significa dare spazio a quella parte di popolazione che rappresenta una risorsa preziosa per la città.
«Dopo Innesti-Minori, tentativo di costruire una rete territoriale di organizzazioni che si occupano di contrasto alle povertà educative e che lavorano per il benessere dei minori, questa è la volta di Innesti-Anziani. Un'opportunità con cui vogliamo provare a costruire una rete di organizzazioni che co-progetta e sperimenta attività per l'invecchiamento attivo. Oggi sempre più la popolazione anziana in città cresce. Le proiezioni ci dicono che nei prossimi anni il dato sarà continuamente in crescita. Questo impone alle istituzioni, ai servizi pubblici e a tutta la città di pensare e ripensare nuove opportunità. Non possiamo permetterci di fermare la creatività e la vivacità dopo la pensione, non trattandosi più di un'età di ritiro» queste le parole dell'assessore Addario.
«Il progetto nasce dalla necessità di promuovere il benessere degli anziani e dei loro caregivers e favorire il miglioramento della qualità della vita. A livello demografico, l'innalzamento dell'età media denota l'emergere di nuovi bisogni a carattere sociale, psicologico, che richiedono nuovi interventi da parte anche degli enti locali» ha affermato Antonio Fiamma, funzionario amministrativo in servizio presso i Servizi Sociali e responsabile del procedimento in oggetto.
Con questi presupposti alla mano sono nate alcune delle iniziative che il Comune di Corato ha favorito al fine di promuovere l'invecchiamento attivo. Tra queste "Innesti-Anziani", oggetto di riflessione durante l'incontro tenutosi ieri, 2 settembre, nella Sala Verde di Palazzo di Città.
A seguito dei saluti istituzionali dell'assessore Addario e di alcune sue riflessioni circa il tasso di anzianità in costante aumento, Antonio Fiamma, responsabile del procedimento, ha illustrato ai presenti le linee guida del bando.
Indirizzato a soggetti del terzo settore disponibili alla co-progettazione di interventi sperimentali per la promozione dell'invecchiamento attivo e della qualità della vita di anziani autosufficienti e parzialmente non autosufficienti, e caregivers, prevede un finanziamento comunale di 25.000 €. Scelti in un numero massimo di sei e finanziabili per un massimo di 5.000 €, i progetti dovranno concludersi entro il 30 maggio 2026 e dovranno riguardare una delle tre grandi aree tematiche: servizi per il benessere, attività sportive o culturali e cittadinanza attiva e cura dei beni comuni.
Il termine per poter inviare le proposte progettuali è stabilito per il 14 settembre. L'obiettivo è, ancora una volta, quello di migliorare la qualità della vita, considerato che la sanità e le spese sanitarie sono spesso indirizzate verso casi conclamati, lasciando scoperta tutta la parte di prevenzione. Occuparsi degli anziani e promuovere il loro benessere, contrastando l'isolamento sociale, significa dare spazio a quella parte di popolazione che rappresenta una risorsa preziosa per la città.
«Dopo Innesti-Minori, tentativo di costruire una rete territoriale di organizzazioni che si occupano di contrasto alle povertà educative e che lavorano per il benessere dei minori, questa è la volta di Innesti-Anziani. Un'opportunità con cui vogliamo provare a costruire una rete di organizzazioni che co-progetta e sperimenta attività per l'invecchiamento attivo. Oggi sempre più la popolazione anziana in città cresce. Le proiezioni ci dicono che nei prossimi anni il dato sarà continuamente in crescita. Questo impone alle istituzioni, ai servizi pubblici e a tutta la città di pensare e ripensare nuove opportunità. Non possiamo permetterci di fermare la creatività e la vivacità dopo la pensione, non trattandosi più di un'età di ritiro» queste le parole dell'assessore Addario.
«Il progetto nasce dalla necessità di promuovere il benessere degli anziani e dei loro caregivers e favorire il miglioramento della qualità della vita. A livello demografico, l'innalzamento dell'età media denota l'emergere di nuovi bisogni a carattere sociale, psicologico, che richiedono nuovi interventi da parte anche degli enti locali» ha affermato Antonio Fiamma, funzionario amministrativo in servizio presso i Servizi Sociali e responsabile del procedimento in oggetto.








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