Corrado De Benedittis
Corrado De Benedittis
Ambiente

Scorie nucleari in Puglia, De Benedittis esprime totale dissenso

La nota di Palazzo di Città

Il sindaco De Benedittis dichiara il totale dissenso per l'individuazione di siti, tra Puglia e Basilicata, finalizzati all'eventuale realizzazione del Deposito Nazionale di scorie nucleari. A tal proposito esprime piena solidarietà ai sindaci di Gravina, Alesio Valente, di Altamura, Rosa Melodia e di Laterza, Francesco Frigiola.

L'idea stessa di realizzare un Deposito Unico Nazionale è, secondo i maggiori esperti della materia, ormai obsoleta.

Peraltro l'Italia, essendo ormai, con convinzione, un Paese denuclearizzato, non ha più centrali nucleari attive e non produce più quantitativi significativi di scorie: quelle esistenti potrebbero essere stoccate all'estero in siti già utilizzati a tal fine da paesi nuclearisti.

Già diciotto anni fa, Corrado De Benedittis, insieme ai comitati Alta Murgia e al Centro Studi Torre di Nebbia, fu tra i promotori delle manifestazioni di protesta, svoltesi in Puglia e Basilicata, contro l'ipotesi di realizzare il Deposito Nazionale a Scanzano Jonico.

I movimenti ambientalisti e pacifisti dell'epoca, di cui De Benedittis faceva parte, organizzarono la Marcia No Nuclear che unì in modo solidale le comunità pugliesi dell'area murgiana, dell'istituendo Parco delle Gravine di Laterza e dell'area Lucano-Materana.

Lo scorso anno, in qualità di consigliere comunale, De Benedittis lanciò l'allarme, circa le voci che il Governo centrale, d'intesa con la Sogin, stesse individuando, ancora una volta, tra Puglia e Basilicata, il luogo in cui ubicare il Deposito Nazionale.
In qualità di Sindaco di Corato, De Benedittis dichiara che metterà in campo tutte le proprie energie e poteri che la legge gli conferisce, per organizzare, d'intesa con i Comuni direttamente coinvolti, i rispettivi Consigli Comunali e con il Presidente della Regione Puglia, una ferma opposizione a tale nefasta eventualità.

La realizzazione del Deposito Nazionale, a soli 50 km dalla città di Corato, significherebbe lo stravolgimento delle prospettive di crescita e di sviluppo di tutto il territorio murgiano e del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.

Il futuro delle nostre comunità è legato, infatti, alla riqualificazione ambientale dei nostri luoghi, nell'ottica di promuovere una economia centrata sulle produzioni di qualità in campo agricolo e sulla ricerca tecnico-scientifica nel settore della meccanica di qualità. In un'epoca in cui il Recovery Plan orienta gli investimenti verso la Green Economy e la transizione ecologica, Corato e la Puglia non possono lasciarsi affondare da scelte miopi e passatiste ma rivendicano il diritto di guardare avanti in un'ottica Europea e Mediterranea.
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