Vittime del disastro ferroviario. <span>Foto Giuseppe Di Bisceglie</span>
Vittime del disastro ferroviario. Foto Giuseppe Di Bisceglie
Attualità

Una targa per ricordare per sempre le vittime del 12 luglio

Apposta sulla facciata della stazione di Corato affinché nessuno dimentichi mai il tragico evento

Di parole ne sono state spese tante in questa lunga e triste giornata. Come è giusto che sia. Il 12 luglio ormai è una data che non può essere dimenticata. E non lo sarà di certo.

I fiori, lasciati questa mattina dai parenti e dagli amici di coloro che hanno perso la vita nel disastro ferroviario, lì dove ancora si scorgono i rottami dell'impatto, presto si consumeranno. I gesti, però, i segni, sono destinati a rimanere, a ricordare.

E il gesto di intitolare il piazzale della stazione ferroviaria alla memoria delle vittime del disastro è il segno di come la comunità coratina non vuole che sul ricordo della tragedia si depositi la polvere. Un gesto doveroso per chi è stato strappato alla vita; per i familiari che restano e per quanti torneranno su quei binari.

Arrivando in stazione, il viaggiatore leggerà: "Si rinnovi oggi e per sempre nella rispettosa memoria della Città di Corato l'immenso dolore per le vittime dell'incidente ferroviario del 12 luglio 2016".

Ed è proprio nel segno di quel rinnovato dolore che oggi le istituzioni, i sindaci dei comuni serviti dalla linea ferroviaria Bari Nord, il governatore della Puglia Michele Emiliano, le autorità religiose e militari, si sono ritrovate nel piazzale della stazione, insieme a molti dei parenti ed amici delle vittime di quel disastro.

Nel suo breve ed emozionato intervento il sindaco di Corato Massimo Mazzilli ha rimarcato l'intenzione della comunità coratina di rimanere al fianco di quelle famiglie cui sono stati strappati gli affetti ed anche il governatore Emiliano ha ribadito, a nome della comunità pugliese, il proprio affetto verso le famiglie coinvolte e l'impegno a rimanere al fianco di chi è stato colpito da questo tragico evento, fino a che non verrà accertata tutta la verità.

«Da parte nostra, continueremo a lavorare affinché la sicurezza della rete ferroviaria sia assicurata da coloro che debbono impiegare i nostri finanziamenti per ottenere questo scopo. E solleciteremo l'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria a vigilare con quotidiana puntualità sugli adempimenti necessari a garantire trasporti sicuri. Accolgo convintamente, pertanto, la proposta formulata dai familiari delle vittime, che il 12 luglio venga individuata come la Giornata pugliese per la sicurezza dei trasporti» ha detto il governatore.

Un sommesso applauso; il lancio dei palloncini. E poi in preghiera in Piazza Cesare Battisti, lì dove una piccola parte della cittadinanza ha preso parte alla funzione religiosa celebrata da don Peppino Lobascio.

Niente è più come prima. Lo dice anche il Ministro Graziano Del Rio nel suo messaggio di rinnovato cordoglio.

"In attesa della giustizia dovuta su quanto avvenuto, posso assicurare che non dimentichiamo - continua il Ministro – e siamo al fianco delle comunità che in tutto il Paese stanno lavorando per aumentare la sicurezza dei passeggeri".

"E' stato avviato un percorso nazionale per le linee ferroviarie interconnesse e dal settembre scorso sono sotto la giurisdizione dell'Agenzia nazionale della sicurezza ferroviaria. Sono stati finanziati interventi che le Regioni non riuscivano a sostenere, buona parte dei quali in Puglia, e in attesa dell'introduzione del sistema di controllo della marcia del treno, sono state adottate misure di riduzione del rischio come l'abbassamento della velocità. Provvedimento necessario per la sicurezza, finché non saranno completate le opere di adeguamento. Le prime nuove autorizzazioni ci saranno in autunno. Continuiamo a lavorare e a non dimenticare".

E la comunità coratina, quella andriese e l'Italia intera confidano nell'impegno del ministro, affinché il sacrificio di 23 viaggiatori, ognuno con una storia da vivere e raccontare, non sia stato vano.
52 fotoIl piazzale della stazione dedicato alle vittime del 12 luglioGiuseppe Di Bisceglie
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