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Ambiente

Vita indipendente delle persone con disabilità: «A Corato un traguardo arduo»

Legambiente invita il Comune a valorizzare il potenziale delle risorse regionali

Legambiente Corato accoglie con grande positività le misure che la Regione Puglia ha messo in campo per la Vita Indipendente delle persone con disabilità. Si tratta di interventi che vanno dritti al cuore del problema: rafforzare l'autonomia, la dignità e l'autodeterminazione di ogni persona. Sia il Patto di Cura 2025-2026 che i Progetti di Vita Indipendente (Pro.V.I.), compresi quelli legati al Dopo di Noi, sono strumenti fondamentali per dare risposte concrete a chi ha bisogno di supporto costante e percorsi su misura, dando finalmente un riferimento a famiglie e cittadini.

Questi bandi regionali offrono un doppio supporto essenziale. Il Patto di Cura fornisce un sostegno economico a chi assiste persone in condizioni di disabilità gravissima, un riconoscimento importante per l'enorme lavoro di cura. Dall'altro lato, i Progetti di Vita Indipendente, con finanziamenti consistenti, servono a coprire le spese per l'assistenza personale e i servizi mirati a un'inclusione stabile. L'accesso a tutte queste opportunità avviene tramite la piattaforma Sistema Puglia con lo SPID, ed è per questo che serve massima chiarezza e accompagnamento per tutti.

La Constatazione di Carenza nella Rete Locale

Nonostante l'encomiabile architettura predisposta a livello regionale, e malgrado i momenti di sensibilizzazione che hanno animato la comunità, quali l'incontro pubblico del 3 aprile 2025 sulle risorse e i progetti per l'autonomia, che ha generato grande interesse, e le lodevoli iniziative delle associazioni locali e dell'assessore al ramo, si constata con rammarico che nel tessuto urbano di Corato, il conseguimento della Vita Indipendente permane un traguardo arduo.

La difficoltà risiede nell'assenza di un presidio comunale stabile e specializzato. Pur esistendo la P.U.A. (Porta Unica di Accesso) quale primo nodo di contatto e il Settore 5° quale ufficio preposto alla gestione delle istanze, si osserva che tali strutture non garantiscono la necessaria specializzazione e continuità di un riferimento informativo dedicato specificamente: ai Progetti di Vita Indipendente. Di conseguenza, la conoscenza degli strumenti regionali, non è ancora uniformemente diffusa e le famiglie non dispongono di un punto di riferimento istituzionale chiaro, per orientarsi efficacemente tra adempimenti burocratici e la progettazione degli interventi. Manca, in definitiva, una rete locale strutturata, sotto la guida dell'Amministrazione, che ne garantisca l'integrazione e la continuità.

Pur adempiendo al coordinamento d'Ambito con Ruvo e Terlizzi, Corato è moralmente e civilmente chiamata a un impegno superiore. Non si ravvisano, infatti, sportelli informativi permanenti ,ufficialmente integrati, nel sistema comunale e si registra la grave lacuna di interventi strutturati e continuativi, volti all'inclusione lavorativa o abitativa. La città ha il dovere civico di realizzare un autentico salto di qualità, erigendo una rete solida, capace di convertire le normative regionali, in una tangibile autonomia personale.

Esempi virtuosi nella regione

Al fine di illustrare come una gestione più efficace sia concretamente realizzabile, è opportuno citare alcuni casi di eccellenza nel panorama pugliese. A Bari, il Comune ha istituito un "Punto di Facilitazione per la Vita Indipendente" presso l'Ufficio delle Politiche Sociali, con personale formato ad hoc e un calendario di incontri settimanali con i referenti regionali. A Lecce, la Giunta ha avviato un progetto di "Co‑progettazione" con le associazioni del terzo settore, garantendo la partecipazione attiva dei beneficiari nella definizione dei percorsi di assistenza.

Analogamente, i comuni di Fasano e Bitonto hanno attivato centri di coordinamento territoriale che, in collaborazione con le strutture sanitarie locali, forniscono supporto amministrativo, consulenza legale e accompagnamento nella compilazione delle domande di finanziamento. Questi modelli dimostrano che una gestione capillare, trasparente e strutturata è non solo auspicabile, ma concretamente attuabile.

L'Ambiente in Senso Integrale: Un Diritto Fondamentale

Legambiente, anche se non si occupa solo di disabilità, promuove un concetto di ambiente in senso integrale: non solo natura, ma, anche, relazioni, diritti e condizioni di vita. Un ambiente è sano solo, se è inclusivo e accessibile e garantisce pari opportunità a tutti. La qualità del nostro ambiente sociale, incide sulla dignità delle persone, tanto quanto la qualità dell'aria che respiriamo. Per questo, il nostro Circolo ritiene fondamentale intervenire, quando diritti essenziali faticano a trovare applicazione qui, da noi.

"Come Legambiente – sottolinea Giuseppe Faretra, presidente del Circolo di Corato – sentiamo la responsabilità di richiamare l'attenzione sulla mancanza di un coordinamento locale efficace. Sappiamo che, a Corato ci sono persone che vogliono costruire percorsi di vita indipendente, ma, si scontrano con un sistema frammentato. La nostra richiesta alle istituzioni è chiara: garantire questi diritti e attivare la comunità per creare un ambiente inclusivo. La vita indipendente, non è un sogno lontano, ma, un diritto concreto che deve diventare realtà anche qui, nella nostra città".

Per questo, Legambiente Corato continuerà a lavorare per promuovere informazione e dialogo, affinché l'impegno regionale trovi finalmente un riscontro locale strutturato e Corato diventi una comunità inclusiva, davvero attenta ai diritti delle persone con disabilità.
  • Legambiente
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