Commissione sicurezza
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«A Corato potenziali infiltrazioni di criminalità barese»

È quanto scritto dal sindaco al Prefetto. Ieri la seduta della commissione sicurezza

«A Corato potenziali infiltrazioni di criminalità barese». È un passaggio della lettera inviata dal sindaco di Corato Corrado De Benedittis all'indirizzo del Prefetto per richiedere la convocazione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. La riunione, come già anticipato, si terrà domani alla presenza del prefetto stesso e degli esponenti delle forze dell'ordine.

L'escalation di episodi criminosi delle ultime settimane ha aumentato la percezione di insicurezza in città e reso ormai inevitabile la richiesta di rinforzi per le forze dell'ordine operanti nel territorio.

E di questo si è discusso nella riunione della commissione sicurezza, riunitasi ieri per la prima volta dopo oltre 7 mesi. Una commissione «convocata d'urgenza» - come ha spiegato il presidente Pisicchio - e su impulso del sindaco De Benedittis, proprio per essere pronti alla riunione con il prefetto.

Alla commissione hanno partecipato quasi tutti i gruppi consiliari, compreso il sindaco. È stato lui ad informare la commissione dei passaggi istituzionali svolti durante la primavera per il periodo estivo e delle lettere inviate, il 20 settembre e l'11 ottobre, al Prefetto di Bari. Ed è proprio in una di esse che il sindaco ha formulato un inquietante passaggio, evidenziando la potenziale infiltrazione della criminalità barese nel tessuto cittadino. D'altra parte anche la stessa relazione semestrale della DIA ha inserito Corato, seppur in un solo passaggio, tra i Comuni in cui la criminalità organizzata si sarebbe affacciata.

Nel corso della riunione, inoltre, si è appreso che su esplicita richiesta del Questore di Bari si è inteso non stipulare convenzione alcuna con gli istituti di vigilanza privata. «Le loro mansioni sono altre» ha spiegato il sindaco, raccogliendo - ad eccezione dell'opinione del consigliere di Direzione Corato Nando Bucci - il parere favorevole di tutti gli intervenuti. Potenziare dunque l'apporto dei mezzi e degli uomini dello Stato, partendo dalla Polizia Locale e richiedere l'incremento di uomini delle forze dell'ordine, polizia e Carabinieri: è stata la proposta che è emersa dalla commissione. Secondo Addario (Partito Democratico), l'apporto educativo e il potenziamento di servizi mirati al recupero dei giovani, potrebbe essere una strada da perseguire. Del medesimo avviso Arsale (Rimettiamo in Moto la città), il quale ha ribadito l'importanza dei servizi sociali nel determinare percorsi paralleli di affido dei minori cresciuti in ambienti socialmente insalubri o che delinquono.

Da quanto emerso dai lavori della commissione, la Questura di Bari starebbe svolgendo approfondite indagini su quanto si va verificando da ormai diversi mesi nella nostra città. Episodi noti di spaccio, timore di estorsioni ai danni di imprenditori, fuochi d'artificio che sarebbero il segnale dell'imminente avvio di azioni criminose. Talvolta protagonisti di questi episodi sarebbero volti noti alle forze dell'ordine, tra l'altro in alcuni casi arrestati e rimessi in libertà. «Pochissimi denunciano» ha stigmatizzato il sindaco, comunicato però di aver richiesto al comandante della polizia locale l'attivazione di un servizio notturno in borghese da parte degli agenti.

Accesa la polemica tra il sindaco e il consigliere Vito Bovino che ha accusato l'amministrazione comunale di «incapacità progettuale, amministrativa e politica», criticando la decisione di aver concesso la mobilità ad alcuni agenti di polizia locale e di aver preferito la nomina di un comandante al mantenimento della figura del dirigente. «Le moto sono ferme all'Asipu, noi ci riuniamo dopo oltre sette mesi» ha riferito il consigliere di Nuova Umanità, auspicando un impegno da parte del sindaco per richiedere l'attivazione di una tenenza dei Carabinieri a Corato o quanto meno la presenza del reparto radiomobile.

La seduta si è sciolta con la condivisa necessità di dare una risposta agli episodi criminosi che stanno diventando un serio problema nella nostra città.
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