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Cessione del quinto: più difficoltà per i dipendenti delle piccole imprese, ma le richieste aumentano

Come funziona la cessione del quinto per i dipendenti privati

Negli ultimi anni sono cresciute le richieste di prestiti, una situazione dovuta alle maggiori difficoltà economiche delle famiglie, una condizione resa ancora più complessa dall'emergenza sanitaria di Covid-19. Secondo le rilevazioni della Banca d'Italia, infatti, nei primi sei mesi del 2020 le domande di finanziamento sono aumentate dell'1,6%, con un incremento del 2,3% soltanto nel mese di giugno.

In particolare cresce la richiesta per la cessione del quinto, il prestito non finalizzato riservato a lavoratori dipendenti e pensionati, con un trend positivo nel 2020 e una posizione consolidata nel 2019. In base ai dati del Crif, la Centrale rischi di intermediazione finanziaria, l'anno scorso le domande sono aumentate del 4,7%, con un importo medio che ha raggiunto i 9.512 euro, uno dei valori più elevati degli ultimi 10 anni.

Senza dubbio la cessione del quinto rappresenta una valida alternativa rispetto ai finanziamenti tradizionali, tuttavia non sempre è facile richiederla infatti, come indica il portale chescelta.it, per i dipendenti di piccole aziende l'ottenimento è più difficile a causa delle minori garanzie. Nel dettaglio è necessario dimostrare la stabilità della posizione lavorativa, un requisito non sempre facile quando si è impiegati presso una piccola impresa.

Come funziona la cessione del quinto per i dipendenti privati

La cessione del quinto è un prestito particolare, un finanziamento che può essere richiesto anche dai dipendenti di aziende private, oltre ai lavoratori pubblici e ai pensionati. Nel caso di dipendenti di piccole imprese può risultare complesso riuscire a ottenere l'accesso al credito, infatti bisogna fornire le giuste garanzie alla banca o alla finanziaria, assicurando l'affidabilità del datore di lavoro e del proprio impiego.

Ovviamente la prima garanzia rimane la busta paga, in quanto la cessione del quinto si basa sul principio della trattenuta della rata del prestito dallo stipendio, una condizione che fornisce maggiore protezione a chi eroga il finanziamento sull'effettivo rimborso dello stesso. Ciò rimuove la discrezionalità della persona che richiede il prestito, poiché il pagamento delle rate è effettuato dal titolare dell'impresa e non dal lavoratore.
Si tratta di una garanzia importante per gli istituti di credito, allo stesso tempo per un dipendente di una piccola azienda potrebbe non essere sufficiente. Per questo motivo è fondamentale il TFR accantonato, il quale viene spesso richiesto come tutela aggiuntiva alla busta paga. In questo modo, in caso di problemi, il creditore può recuperare la somma residua dal trattamento di fine rapporto, il quale invece tornerà disponibile una volta ripagato il prestito.

Inoltre i lavoratori impiegati presso imprese con meno di 15 dipendenti possono aumentare le chance di ottenere la cessione del quinto con l'anzianità lavorativa, un parametro utilizzato dalle banche che lo valutano insieme allo stipendio, al tipo di contratto e al TFR maturato. Lo stesso avviene per l'anzianità dell'azienda, infatti datori di lavoro da anni sul mercato potranno fornire una garanzia più solida all'istituto di credito rispetto alle imprese più giovani.

Come evitare il rifiuto della cessione del quinto

I prestiti tramite la cessione del quinto possono essere rifiutati, una situazione causata da alcune ragioni legate alla domanda di finanziamento oppure ai requisiti del dipendente o dell'azienda. Innanzitutto un esito negativo potrebbe presentarsi per un giudizio di inadeguatezza dell'impresa, ad esempio perché la banca o la finanziaria reputano troppo elevato il rischio che il dipendente possa perdere il lavoro per il fallimento del datore di lavoro.

Anche un'assunzione troppo recente non permette di accedere al credito, poiché il contratto sarà precario e non in grado di fornire garanzie sufficienti per chi eroga la somma. Ovviamente anche i dipendenti con un contratto a tempo determinato possono ottenere un prestito, tuttavia la durata del rimborso deve essere inferiore a quella del finanziamento, sebbene non tutti gli istituti offrano questa opzione.

Per aumentare le possibilità di successo è necessario valutare con attenzione tutti questi aspetti, verificando la propria posizione lavorativa e l'affidabilità dell'azienda. Allo stesso tempo è importante realizzare una domanda corretta, scegliendo bene l'importo da richiedere e la durata della cessione del quinto, mantenendo la massima trasparenza quando ci si rivolge alla banca per capire come riuscire a ottenere il prestito.
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