
Cultura
Dall'intuizione alla contaminazione, il viaggio del pianista Michele Fazio con "Free"
Grande forma espressiva con Michele Fazio, Giorgio Vendola e Mimmo Campanale per Gusto Jazz
Corato - venerdì 23 luglio 2021
05.30
Proseguono gli appuntamenti di Gusto Jazz, il festival dedicato alla musica jazz e alla promozione enogastronomica, fra degustazioni di eccellenze del territorio, laboratori musicali per i più piccoli diretti da Cesare Pastanella e i concerti serali con artisti di fama nazionale ed internazionale del panorama musicale jazzistico.
Grandissima forma espressiva e vibrazioni intense per un concerto tutto pugliese quello di ieri sera nella suggestiva cornice di Piazza Abbazia con il pianista Michele Fazio, originario di Grumo Appula, sul palco insieme a Mimmo Campanale alla batteria e Giorgio Vendola al contrabbasso.
Un sound autentico, coinvolgente e carico di espressività emotiva attraverso gli undici brani proposti al pubblico tratti dall'ultimo progetto discografico di Michele Fazio dal titolo "Free", pubblicato per l'etichetta Abeat Records.
"Free non indica un generico concetto di libertà ma il mio modo di essere libero" - spiega Fazio durante una appassionata e spontanea conversazione con l'artista che, nel suo ultimo disco, spazia fra le sonorità malinconiche di "Anywhere" alla ballad "Dedicated to New York" con la collaborazione di Fabrizio Bosso, dal lirismo di "Cerchi d' Acqua", impreziosito dal violino dell'asiatica Aska Kaneko, ad una briosa "La Festa".
"Il concetto di jazz – dice Fazio - non è più e non può più essere quello classico, il jazz amplia i suoi spazi e diventa contaminazione, improvvisazione e ricerca necessari". Una ricerca, quella del pianista, che lo ha portato a trasformare in musica le emozioni scaturite dai suoi viaggi e a fare del suo album un vero e proprio viaggio musicale che scava nel profondo nell'anima.
"Tutto nasce da un'intuizione, da una scintilla data da una emozione e poi la si fissa e la si elabora fino a farla diventare l'immagine di ciò che rappresenta". L'emozione di Michele Fazio è palpabile e fortemente coinvolgente, diventa energia e forti vibrazioni. Non appena le sue dita si poggiano e scivolano sulla tastiera è pura simbiosi, la musica scorre nelle vene di Fazio e affiora attraverso le sue mani sugli 88 tasti in una fluida ed intensa connessione fra delicatezza e virtuosismi come in "Valley of the Silence", con l'accento ritmico di Mimmo Campanale e Giorgio Vendola.
Nel disco, anche un arrangiamento di "Nel blu dipinto di blu" di Domenico Modugno. "Per me è più facile comporre un brano, sia di libera ispirazione o commissionato per un recital o un film, dove sono le immagini a parlare ed è alle immagini che è necessario dare potenza espressiva attraverso la musica, che riarrangiare un pezzo già edito" - confida il pianista che ha firmato le colonne sonore di due film regista e attore Sergio Rubini ("Tutto l' amore che c'è" e "La guerra dei cafoni") e di numerosi spettacoli teatrali. "Ho voluto rendere omaggio alla Puglia e ad artista pugliese come Modugno anche se non è stato semplice, avendo scelto uno dei suoi brani più famosi, più amati e più riarrangiati. Ho voluto andare a fondo di questo brano gioioso e l'ho reinterpretato in una ballad, con una veste più romantica e melanconica".
Con all'attivo collaborazioni con grandi nomi della musica leggera come Patty Pravo, Gianluca Grignani e Francesco Tricarico, Michele Fazio è tra i maggiori pianisti ed autori a livello internazionale ed ha lasciato il pubblico di Corato col fiato sospeso da una contagiosa energia positiva.
Grandissima forma espressiva e vibrazioni intense per un concerto tutto pugliese quello di ieri sera nella suggestiva cornice di Piazza Abbazia con il pianista Michele Fazio, originario di Grumo Appula, sul palco insieme a Mimmo Campanale alla batteria e Giorgio Vendola al contrabbasso.
Un sound autentico, coinvolgente e carico di espressività emotiva attraverso gli undici brani proposti al pubblico tratti dall'ultimo progetto discografico di Michele Fazio dal titolo "Free", pubblicato per l'etichetta Abeat Records.
"Free non indica un generico concetto di libertà ma il mio modo di essere libero" - spiega Fazio durante una appassionata e spontanea conversazione con l'artista che, nel suo ultimo disco, spazia fra le sonorità malinconiche di "Anywhere" alla ballad "Dedicated to New York" con la collaborazione di Fabrizio Bosso, dal lirismo di "Cerchi d' Acqua", impreziosito dal violino dell'asiatica Aska Kaneko, ad una briosa "La Festa".
"Il concetto di jazz – dice Fazio - non è più e non può più essere quello classico, il jazz amplia i suoi spazi e diventa contaminazione, improvvisazione e ricerca necessari". Una ricerca, quella del pianista, che lo ha portato a trasformare in musica le emozioni scaturite dai suoi viaggi e a fare del suo album un vero e proprio viaggio musicale che scava nel profondo nell'anima.
"Tutto nasce da un'intuizione, da una scintilla data da una emozione e poi la si fissa e la si elabora fino a farla diventare l'immagine di ciò che rappresenta". L'emozione di Michele Fazio è palpabile e fortemente coinvolgente, diventa energia e forti vibrazioni. Non appena le sue dita si poggiano e scivolano sulla tastiera è pura simbiosi, la musica scorre nelle vene di Fazio e affiora attraverso le sue mani sugli 88 tasti in una fluida ed intensa connessione fra delicatezza e virtuosismi come in "Valley of the Silence", con l'accento ritmico di Mimmo Campanale e Giorgio Vendola.
Nel disco, anche un arrangiamento di "Nel blu dipinto di blu" di Domenico Modugno. "Per me è più facile comporre un brano, sia di libera ispirazione o commissionato per un recital o un film, dove sono le immagini a parlare ed è alle immagini che è necessario dare potenza espressiva attraverso la musica, che riarrangiare un pezzo già edito" - confida il pianista che ha firmato le colonne sonore di due film regista e attore Sergio Rubini ("Tutto l' amore che c'è" e "La guerra dei cafoni") e di numerosi spettacoli teatrali. "Ho voluto rendere omaggio alla Puglia e ad artista pugliese come Modugno anche se non è stato semplice, avendo scelto uno dei suoi brani più famosi, più amati e più riarrangiati. Ho voluto andare a fondo di questo brano gioioso e l'ho reinterpretato in una ballad, con una veste più romantica e melanconica".
Con all'attivo collaborazioni con grandi nomi della musica leggera come Patty Pravo, Gianluca Grignani e Francesco Tricarico, Michele Fazio è tra i maggiori pianisti ed autori a livello internazionale ed ha lasciato il pubblico di Corato col fiato sospeso da una contagiosa energia positiva.










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