
Cultura
Giovanni Capurso finalista del Premio FiuggiStoria con l'opera su Giuseppe Di Vagno
Riconosciuto il valore storico e divulgativo del libro "La ghianda e la spiga. Giuseppe Di Vagno e le origini del fascismo"
Corato - venerdì 21 gennaio 2022
Giovanni Capurso è tra i finalisti della dodicesima edizione del Premio FiuggiStoria con la sua opera "La ghianda e la spiga. Giuseppe Di Vagno e le origini del fascismo", edito da Progedit.
Il premio FiuggiStoria, curato dalla Fondazione Levi Pelloni, è dedicato alle opere di divulgazione e approfondimento storico che sappiano unire rigore scientifico-documentaristico con uno stile coinvolgente e accessibile anche ai non esperti.
Presidente della sezione A.N.P.I. di Corato, Giovanni Capurso con la sua opera ricostruisce la biografia e l'impegno politico del deputato socialista Giuseppe Di Vagno e ne interpreta l'omicidio come momento di rottura del precario equilibrio tra i fascisti e le altre forze politiche, in favore di una maggiore - e fatale - violenza e aggressività da parte dei primi.
Il libro. Giuseppe Di Vagno fu il primo parlamentare vittima dello squadrismo fascista. Ancora oggi la sua vicenda interpella il tribunale della nostra coscienza civile. L'opera, che appare nel centenario della morte del deputato pugliese, avvenuta il 26 settembre 1921, in primo luogo si propone di ricostruirne vita e pensiero, dai primi anni della formazione all'impegno pacifista e antimilitarista, dall'assistenza agli sfollati durante la Grande Guerra alle lotte per l'unità del Partito socialista italiano, dai soprusi dello squadrismo fascista all'elezione in Parlamento. In secondo luogo, cerca di inquadrare la vicenda all'interno della genesi del fascismo. In tal senso, l'omicidio Di Vagno, secondo l'autore, costituì per Mussolini il colpo di grazia al fragile tentativo di realizzare a livello nazionale il Patto di pacificazione con le altre forze politiche del Paese. In più, rappresentò, sul momento, il crollo degli ideali di libertà e riscatto che, incarnati nel parlamentare e veicolati dalla sua parola, avevano trovato un grande seguito in Puglia. Visto in questa luce, il delitto costituisce uno dei passaggi chiave nel processo che portò alla dittatura fascista.
Capurso concorre al premio al fianco di autori come Pierluigi Battista (il suo libro è "La casa di Roma" per la Nave di Teseo) e Pierluigi Alliotti e Raffaele Liucci (con il libro "Corriere della Sera, biografia di un quotidiano" per il Mulino) a conferma dell'importanza della sua ricerca che funge da "promemoria" anche per i soci della sezione A.N.P.I. di Corato, mirando a mantenere viva la cultura della democrazia e dell'antifascismo, ancorandola alla ricerca storica.
L'annuncio dei premiati avverrà da remoto martedì 25 gennaio 2022.
Il premio FiuggiStoria, curato dalla Fondazione Levi Pelloni, è dedicato alle opere di divulgazione e approfondimento storico che sappiano unire rigore scientifico-documentaristico con uno stile coinvolgente e accessibile anche ai non esperti.
Presidente della sezione A.N.P.I. di Corato, Giovanni Capurso con la sua opera ricostruisce la biografia e l'impegno politico del deputato socialista Giuseppe Di Vagno e ne interpreta l'omicidio come momento di rottura del precario equilibrio tra i fascisti e le altre forze politiche, in favore di una maggiore - e fatale - violenza e aggressività da parte dei primi.
Il libro. Giuseppe Di Vagno fu il primo parlamentare vittima dello squadrismo fascista. Ancora oggi la sua vicenda interpella il tribunale della nostra coscienza civile. L'opera, che appare nel centenario della morte del deputato pugliese, avvenuta il 26 settembre 1921, in primo luogo si propone di ricostruirne vita e pensiero, dai primi anni della formazione all'impegno pacifista e antimilitarista, dall'assistenza agli sfollati durante la Grande Guerra alle lotte per l'unità del Partito socialista italiano, dai soprusi dello squadrismo fascista all'elezione in Parlamento. In secondo luogo, cerca di inquadrare la vicenda all'interno della genesi del fascismo. In tal senso, l'omicidio Di Vagno, secondo l'autore, costituì per Mussolini il colpo di grazia al fragile tentativo di realizzare a livello nazionale il Patto di pacificazione con le altre forze politiche del Paese. In più, rappresentò, sul momento, il crollo degli ideali di libertà e riscatto che, incarnati nel parlamentare e veicolati dalla sua parola, avevano trovato un grande seguito in Puglia. Visto in questa luce, il delitto costituisce uno dei passaggi chiave nel processo che portò alla dittatura fascista.
Capurso concorre al premio al fianco di autori come Pierluigi Battista (il suo libro è "La casa di Roma" per la Nave di Teseo) e Pierluigi Alliotti e Raffaele Liucci (con il libro "Corriere della Sera, biografia di un quotidiano" per il Mulino) a conferma dell'importanza della sua ricerca che funge da "promemoria" anche per i soci della sezione A.N.P.I. di Corato, mirando a mantenere viva la cultura della democrazia e dell'antifascismo, ancorandola alla ricerca storica.
L'annuncio dei premiati avverrà da remoto martedì 25 gennaio 2022.


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