Attualità
Rapporto EcoMafia: il 3 ottobre la presentazione a Corato
L'iniziativa a cura di Legambiente in collaborazione con Libera
Corato - giovedì 26 settembre 2024
Comunicato Stampa
Legambiente opera da oltre 40 anni – fondata nel 1980 – sul territorio italiano occupandosi, secondo la propria mission, di salvaguardia dell'ambiente e dei diritti, sostenendo la ricerca e la diffusione di soluzioni per garantire un futuro sostenibile sia per l'ambiente, sia per la società tutta.
Ogni anno dal 1994 Legambiente redige il Rapporto EcoMafia: un documento di studio e ricerca irrinunciabile per conoscere il mondo della criminalità organizzata. Forse non percepiamo ancora che inquinare un luogo sia un reato di pericolo quanto l'infiltrazione nei gangli degli apparati dello Stato: eppure parliamo sempre di veleno che si introduce in un corpo sano, la cui tutela è nostra responsabilità.
La versione aggiornata al 2024 del Report di Legambiente, racconta le storie e i numeri della criminalità ambientale nel nostro territorio. Nell'edizione 2024 del Rapporto Ecomafie che raccoglie ed elenca i reati ambientali commessi in Italia nel 2023. Il Rapporto mostra un aumento dei reati ambientali che salgono a 35.487, registrando +15,6% rispetto al 2022, con una media di 97,2 reati al giorno, 4 ogni ora. Illeciti che si concentrano soprattutto nel Mezzogiorno e in particolare in Campania, Puglia, Sicilia e Calabria, dove si concentra il 43,5% degli illeciti penali (+3,8% rispetto al 2022). Il mercato e le attività illegali in Italia generano un giro di affari, nel 2023, di ben 8,8 miliardi di euro.
Oltre ai reati aumenta anche il numero delle persone denunciate (34.481, +30,6%), così come quello degli arresti (319, +43% rispetto al 2022) e quello dei sequestri (7.152, +19%). Tra gli illeciti, continua a salire la pressione del ciclo illegale del cemento (13.008 reati, +6,5%), che si conferma al primo posto tra i reati ambientali, mentre a preoccupare è soprattutto l'impennata degli illeciti nel ciclo dei rifiuti, 9.309, + 66,1% che salgono al secondo posto. Al terzo posto con 6.581 reati gli illeciti contro gli animali, seguiti dagli incendi dolosi, colposi e generici con 3.691 eventi.
Crescono anche i numeri dell'aggressione al patrimonio culturale (642 i furti alle opere d'arte, +58,9% rispetto al 2022) e degli illeciti nelle filiere agroalimentari (45.067 illeciti amministrativi, +9,1% rispetto al 2022), a cominciare dal caporalato. Quest'anno il rapporto Legambiente insieme con Libera presenteranno il rapporto nella nostra città giovedì 3 ottobre dalle ore 9.
Ogni anno dal 1994 Legambiente redige il Rapporto EcoMafia: un documento di studio e ricerca irrinunciabile per conoscere il mondo della criminalità organizzata. Forse non percepiamo ancora che inquinare un luogo sia un reato di pericolo quanto l'infiltrazione nei gangli degli apparati dello Stato: eppure parliamo sempre di veleno che si introduce in un corpo sano, la cui tutela è nostra responsabilità.
La versione aggiornata al 2024 del Report di Legambiente, racconta le storie e i numeri della criminalità ambientale nel nostro territorio. Nell'edizione 2024 del Rapporto Ecomafie che raccoglie ed elenca i reati ambientali commessi in Italia nel 2023. Il Rapporto mostra un aumento dei reati ambientali che salgono a 35.487, registrando +15,6% rispetto al 2022, con una media di 97,2 reati al giorno, 4 ogni ora. Illeciti che si concentrano soprattutto nel Mezzogiorno e in particolare in Campania, Puglia, Sicilia e Calabria, dove si concentra il 43,5% degli illeciti penali (+3,8% rispetto al 2022). Il mercato e le attività illegali in Italia generano un giro di affari, nel 2023, di ben 8,8 miliardi di euro.
Oltre ai reati aumenta anche il numero delle persone denunciate (34.481, +30,6%), così come quello degli arresti (319, +43% rispetto al 2022) e quello dei sequestri (7.152, +19%). Tra gli illeciti, continua a salire la pressione del ciclo illegale del cemento (13.008 reati, +6,5%), che si conferma al primo posto tra i reati ambientali, mentre a preoccupare è soprattutto l'impennata degli illeciti nel ciclo dei rifiuti, 9.309, + 66,1% che salgono al secondo posto. Al terzo posto con 6.581 reati gli illeciti contro gli animali, seguiti dagli incendi dolosi, colposi e generici con 3.691 eventi.
Crescono anche i numeri dell'aggressione al patrimonio culturale (642 i furti alle opere d'arte, +58,9% rispetto al 2022) e degli illeciti nelle filiere agroalimentari (45.067 illeciti amministrativi, +9,1% rispetto al 2022), a cominciare dal caporalato. Quest'anno il rapporto Legambiente insieme con Libera presenteranno il rapporto nella nostra città giovedì 3 ottobre dalle ore 9.