
Religione
San Cataldo arriva a Corato: ieri l’accoglienza delle reliquie
Al via i festeggiamenti per la Festa del Santo Patrono
Corato - giovedì 21 agosto 2025
10.01
La tradizionale festa di San Cataldo ha esordito ieri, 20 agosto, con l'accoglienza delle reliquie del Santo Patrono, che - per la prima volta - hanno trovato accoglienza nel territorio coratino: giunte dalla Basilica Cattedrale di San Cataldo a Taranto, sosteranno in città fino al 26 agosto.
L'arrivo delle reliquie in Piazza Cesare Battisti è stato accolto da una grande folla che ha assistito al rogito di consegna, firmato dal Monsignor Emanuele Ferro, da don Antonio Maldera, dal Presidente della Deputazione Maggiore di San Cataldo Aldo Scaringella e dal sindaco Corrado De Benedittis, che ha concluso la celebrazione con una preghiera al Santo Patrono.
A seguire, una processione sino alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, accompagnata dalle autorità civili e militari, dai membri del Clero, dalle confraternite, dalle associazioni cattoliche e dal Popolo Santo di Dio.
All'arrivo della teca, la celebrazione a cura del parroco della Basilica Cattedrale di San Cataldo di Taranto, don Emanuele Ferro, che ha raccontato la storia del Santo, sottolineando l'importanza delle reliquie che oggi conserviamo: la lingua, il femore, due rotule e un dito. La lingua indica l'impegno all'annuncio e alla predicazione, il femore racconta dell'intensa vita da camminatore del Santo, le rotule sono un insegnamento e un invito a inginocchiarsi e pregare per poter indicare il cielo con il dito. Di grande interesse risulta anche il significato della teca a forma di barca: segno della vocazione marittima di Taranto e mezzo con cui è possibile affrontare le tempeste dell'esistenza. Al termine della Santa Messa, la Coroncina al Santo e il Canto del Responsorio.
Il passaggio delle reliquie del Santo Patrono nasconde un significato più profondo: è il passaggio di un impegno di tutti per la pace, istituzionale e privata, che rientra nelle responsabilità di ciascuno. È un auspicio generale alla città di Corato affinché possa sentirsi al sicuro sempre, ma soprattutto un augurio intimo, personale a chiunque osi somigliare a questi Santi. È, inoltre, un ulteriore motivo di aggregazione e coesione tra la comunità coratina.
Le reliquie resteranno nella Chiesa Collegiale "Santa Maria Maggiore" per tutta la durata della festa, sotto responsabilità dei presbiteri e sorvegliata per tutto il tempo.
L'arrivo delle reliquie in Piazza Cesare Battisti è stato accolto da una grande folla che ha assistito al rogito di consegna, firmato dal Monsignor Emanuele Ferro, da don Antonio Maldera, dal Presidente della Deputazione Maggiore di San Cataldo Aldo Scaringella e dal sindaco Corrado De Benedittis, che ha concluso la celebrazione con una preghiera al Santo Patrono.
A seguire, una processione sino alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, accompagnata dalle autorità civili e militari, dai membri del Clero, dalle confraternite, dalle associazioni cattoliche e dal Popolo Santo di Dio.
All'arrivo della teca, la celebrazione a cura del parroco della Basilica Cattedrale di San Cataldo di Taranto, don Emanuele Ferro, che ha raccontato la storia del Santo, sottolineando l'importanza delle reliquie che oggi conserviamo: la lingua, il femore, due rotule e un dito. La lingua indica l'impegno all'annuncio e alla predicazione, il femore racconta dell'intensa vita da camminatore del Santo, le rotule sono un insegnamento e un invito a inginocchiarsi e pregare per poter indicare il cielo con il dito. Di grande interesse risulta anche il significato della teca a forma di barca: segno della vocazione marittima di Taranto e mezzo con cui è possibile affrontare le tempeste dell'esistenza. Al termine della Santa Messa, la Coroncina al Santo e il Canto del Responsorio.
Il passaggio delle reliquie del Santo Patrono nasconde un significato più profondo: è il passaggio di un impegno di tutti per la pace, istituzionale e privata, che rientra nelle responsabilità di ciascuno. È un auspicio generale alla città di Corato affinché possa sentirsi al sicuro sempre, ma soprattutto un augurio intimo, personale a chiunque osi somigliare a questi Santi. È, inoltre, un ulteriore motivo di aggregazione e coesione tra la comunità coratina.
Le reliquie resteranno nella Chiesa Collegiale "Santa Maria Maggiore" per tutta la durata della festa, sotto responsabilità dei presbiteri e sorvegliata per tutto il tempo.












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