
Vita di Città
Una nuova piazza dedicata a don Antonio Piano: un omaggio alla comunità dei "Lazzaroni"
Ieri l'intitolazione della piazzetta di viale Po, un tributo duraturo all'opera del "prete di periferia"
Corato - sabato 28 giugno 2025
9.11
Ieri pomeriggio la città ha reso omaggio a don Antonio Piano con l'intitolazione di una nuova piazzetta, situata in viale Po. L'evento, organizzato dall'amministrazione comunale e don Vito Martinelli, parroco del Sacro Cuore, fortemente voluto da un gruppo spontaneo di persone nato sui social per onorare la figura del parroco scomparso, ha rappresentato un significativo riconoscimento del contributo di don Antonio Piano alla comunità.
L'intitolazione della piazzetta, ora ufficialmente dedicata alla memoria di don Antonio Piano, perpetuerà il suo legame con il territorio, offrendo alla cittadinanza un nuovo spazio di aggregazione e ricordo. La cerimonia è stata un momento di profonda riflessione sull'eredità lasciata da don Antonio e sul suo impatto positivo sulla vita dei cittadini.
Toccante la testimonianza di Vitantonio Patruno, che da ragazzo era soprannominato "don Antonio" per il suo forte legame con la parrocchia del Sacro Cuore, che ha offerto un ricordo profondo e affettuoso di Don Antonio il parroco che ha servito il quartiere a partire dalla metà degli anni '60. Patruno ha descritto don Antonio come un prete di straordinaria bontà e umiltà, forse un benedettino, che viveva una vita semplice e solitaria.
Il suo abbigliamento, con scarpe rotte e tonaca rattoppata, testimoniava una vita dedita alla preghiera e lontana dai beni materiali. Nonostante un carattere a volte burbero, la sua generosità era innegabile e ricordata da molti. Secondo Patruno, don Antonio è stato un vero "precursore" dell'attenzione verso le periferie, tema oggi centrale per la chiesa e la politica.
Era un uomo costantemente vicino alla sua comunità, condividendone le difficoltà e servendo come cappellano sia all'ospedale sia al cimitero, dimostrando la sua presenza nei momenti più critici della vita delle persone. In sintesi, Patruno lo ricorda come un uomo solitario e burbero solo in apparenza, ma dal cuore grande e sempre al servizio degli altri.
L'intitolazione della piazzetta, ora ufficialmente dedicata alla memoria di don Antonio Piano, perpetuerà il suo legame con il territorio, offrendo alla cittadinanza un nuovo spazio di aggregazione e ricordo. La cerimonia è stata un momento di profonda riflessione sull'eredità lasciata da don Antonio e sul suo impatto positivo sulla vita dei cittadini.
Toccante la testimonianza di Vitantonio Patruno, che da ragazzo era soprannominato "don Antonio" per il suo forte legame con la parrocchia del Sacro Cuore, che ha offerto un ricordo profondo e affettuoso di Don Antonio il parroco che ha servito il quartiere a partire dalla metà degli anni '60. Patruno ha descritto don Antonio come un prete di straordinaria bontà e umiltà, forse un benedettino, che viveva una vita semplice e solitaria.
Il suo abbigliamento, con scarpe rotte e tonaca rattoppata, testimoniava una vita dedita alla preghiera e lontana dai beni materiali. Nonostante un carattere a volte burbero, la sua generosità era innegabile e ricordata da molti. Secondo Patruno, don Antonio è stato un vero "precursore" dell'attenzione verso le periferie, tema oggi centrale per la chiesa e la politica.
Era un uomo costantemente vicino alla sua comunità, condividendone le difficoltà e servendo come cappellano sia all'ospedale sia al cimitero, dimostrando la sua presenza nei momenti più critici della vita delle persone. In sintesi, Patruno lo ricorda come un uomo solitario e burbero solo in apparenza, ma dal cuore grande e sempre al servizio degli altri.



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