Turismo
Cavalli e Carrozze raccontano la Corato d'altri tempi
La sfilata di carrozze e attacchi d'epoca per le vie della città
Corato - domenica 22 luglio 2018
14.49
Cavalli e attacchi d'epoca per ripercorrere idealmente la Corato che fu, quando alle automobili si sostituivano carri, traini e sciarrette, utilizzati come mezzi di trasporto e simbolo dello stato sociale di chi li deteneva.
Il motore di quei carri erano meravigliosi cavalli, compagni di lavoro per chi utilizzava il carro per caricare fieno e paglia o per trasportare derrate alimentari.
Carri nobiliari, semplici sciarrette o traini da carico dipingono il quadro di una città d'altri tempi, in cui il sole scandiva i ritmi del tempo e della vita.
Uno spettacolo suggestivo che si ripete da 25 anni, grazie all'infaticabile contributo di Vito Scatamacchia, ideatore dell'iniziativa.
Il tema di quest'anno è quello della trebbiatura. Nel pomeriggio, infatti, si assisterà ad una dimostrazione della trebbiatura nello spazio antistante il Parco Comunale
La Pro Loco Quadratum descrive l'iniziativa in questi termini: "Fino alla seconda metà degli anni '50 del secolo scorso la nostra cultura era saldamente legata alla terra e ai suoi prodotti e la vendemmia rappresentava il frutto di un lungo e faticoso lavoro che si trasformava in un momento di gioiosa socializzazione con stornelli e balli, nella certezza che il vino prodotto sarebbe fluito in abbondanza ad allietare le rare feste di intere famiglie. Un compito in cui venivano coinvolti tutti: donne armate di forbici per la raccolta, le belle gambe scoperte nella pigiatura dei raspi, ma anche bambini ed anziani. Fùste, vettàzze, tìne e pestatùre, dammeggiàne e carràte pe re mùste, fuorce da petà e màste, panàre e panarìedde gli oggetti che vanno a decorare i vari attacchi agricoli, trainati da uno, due o tre possenti cavalli, muli infaticabili e persino qualche mansueto asinello. A questi si aggiungono gli eleganti calessi, king, fasanesi, vagonette, landau, baracchine, da piazza e di gala, con a capo superbi stalloni".
Lasciamo alle immagini il racconto di questa suggestiva mattinata.
Il motore di quei carri erano meravigliosi cavalli, compagni di lavoro per chi utilizzava il carro per caricare fieno e paglia o per trasportare derrate alimentari.
Carri nobiliari, semplici sciarrette o traini da carico dipingono il quadro di una città d'altri tempi, in cui il sole scandiva i ritmi del tempo e della vita.
Uno spettacolo suggestivo che si ripete da 25 anni, grazie all'infaticabile contributo di Vito Scatamacchia, ideatore dell'iniziativa.
Il tema di quest'anno è quello della trebbiatura. Nel pomeriggio, infatti, si assisterà ad una dimostrazione della trebbiatura nello spazio antistante il Parco Comunale
La Pro Loco Quadratum descrive l'iniziativa in questi termini: "Fino alla seconda metà degli anni '50 del secolo scorso la nostra cultura era saldamente legata alla terra e ai suoi prodotti e la vendemmia rappresentava il frutto di un lungo e faticoso lavoro che si trasformava in un momento di gioiosa socializzazione con stornelli e balli, nella certezza che il vino prodotto sarebbe fluito in abbondanza ad allietare le rare feste di intere famiglie. Un compito in cui venivano coinvolti tutti: donne armate di forbici per la raccolta, le belle gambe scoperte nella pigiatura dei raspi, ma anche bambini ed anziani. Fùste, vettàzze, tìne e pestatùre, dammeggiàne e carràte pe re mùste, fuorce da petà e màste, panàre e panarìedde gli oggetti che vanno a decorare i vari attacchi agricoli, trainati da uno, due o tre possenti cavalli, muli infaticabili e persino qualche mansueto asinello. A questi si aggiungono gli eleganti calessi, king, fasanesi, vagonette, landau, baracchine, da piazza e di gala, con a capo superbi stalloni".
Lasciamo alle immagini il racconto di questa suggestiva mattinata.