
Cronaca
Polizia Locale, incendiate le auto dell'ispettore Lamarca. «Atto intimidatorio»
Il raid nel corso della notte scorsa: i malviventi hanno fatto irruzione nell'abitazione di campagna e appiccato le fiamme
Corato - martedì 2 settembre 2025
12.00 Comunicato Stampa
Un grave episodio intimidatorio è avvenuto a Corato nella notte appena trascorsa. Vittima dell'attacco l'ispettore superiore della Polizia Locale, Savino Lamarca, la cui abitazione di campagna, su via San Magno e nei pressi della strada provinciale 234, è stata presa di mira da ignoti: due le auto completamente incendiate.
Dopo avere tagliato la recinzione della proprietà, infatti, i malviventi hanno incendiato le due automobili di sua proprietà, una Fiat Punto e una Fiat 500L, ridotte in cenere nel giro di pochi minuti. I primi ad intervenire sono stati gli uomini della Vigilanza Giurata, che hanno messo in sicurezza l'intera famiglia Lamarca e, infine, lanciato l'allarme alle forze dell'ordine. L'incendio è stato spento dai Vigili del Fuoco del Distaccamento cittadino che poi hanno messo in sicurezza l'intera area.
Le indagini, affidate ai Carabinieri della Stazione di Corato, sono attualmente in corso. Al vaglio anche le immagini di videosorveglianza delle zone vicine. Non si esclude alcuna pista. L'episodio, intanto, segna un punto di svolta rispetto ai numerosi incendi di auto avvenuti in città nel corso degli ultimi mesi. È la prima volta che gli aggressori violano una proprietà privata colpendo direttamente un rappresentante delle istituzioni, in questo episodio un ispettore del corpo municipale.
Durissima la condanna del sindaco Corrado De Benedittis. «L'episodio verificatosi questa notte è un gravissimo atto intimidatorio ai danni della Polizia Locale e delle istituzioni. Si è superato il limite. Serve una risposta forte da parte della Prefettura, delle forze dell'ordine e della magistratura. Non possiamo consentire che la città cada ostaggio di bande criminali, dedite a spaccio, furti e rapine. Scriverò quest'oggi al Prefetto per rappresentare la gravissima situazione determinata».
A fargli eco il comandante della Polizia Locale, Michele Bucci. «L'attacco di questa notte contro l'ispettore superiore Lamarca - ha commentato - non è soltanto un vile gesto intimidatorio verso un singolo operatore di Polizia Locale, ma un attacco all'intero corpo e, più in generale, alla legalità e alla sicurezza della nostra città. Esprimo a nome mio personale e di tutti i colleghi piena solidarietà all'Ispettore Lamarca e alla sua famiglia, vittime di un episodio che colpisce tutti noi».
Il comandante ha detto di confidare «nel lavoro delle forze dell'ordine e della magistratura affinché i responsabili siano individuati ed assicurati alla giustizia. Alla cittadinanza voglio dire che la Polizia Locale non si farà intimidire e continuerà a svolgere con la determinazione la propria missione al servizio della comunità».
Dopo avere tagliato la recinzione della proprietà, infatti, i malviventi hanno incendiato le due automobili di sua proprietà, una Fiat Punto e una Fiat 500L, ridotte in cenere nel giro di pochi minuti. I primi ad intervenire sono stati gli uomini della Vigilanza Giurata, che hanno messo in sicurezza l'intera famiglia Lamarca e, infine, lanciato l'allarme alle forze dell'ordine. L'incendio è stato spento dai Vigili del Fuoco del Distaccamento cittadino che poi hanno messo in sicurezza l'intera area.
Le indagini, affidate ai Carabinieri della Stazione di Corato, sono attualmente in corso. Al vaglio anche le immagini di videosorveglianza delle zone vicine. Non si esclude alcuna pista. L'episodio, intanto, segna un punto di svolta rispetto ai numerosi incendi di auto avvenuti in città nel corso degli ultimi mesi. È la prima volta che gli aggressori violano una proprietà privata colpendo direttamente un rappresentante delle istituzioni, in questo episodio un ispettore del corpo municipale.
Durissima la condanna del sindaco Corrado De Benedittis. «L'episodio verificatosi questa notte è un gravissimo atto intimidatorio ai danni della Polizia Locale e delle istituzioni. Si è superato il limite. Serve una risposta forte da parte della Prefettura, delle forze dell'ordine e della magistratura. Non possiamo consentire che la città cada ostaggio di bande criminali, dedite a spaccio, furti e rapine. Scriverò quest'oggi al Prefetto per rappresentare la gravissima situazione determinata».
A fargli eco il comandante della Polizia Locale, Michele Bucci. «L'attacco di questa notte contro l'ispettore superiore Lamarca - ha commentato - non è soltanto un vile gesto intimidatorio verso un singolo operatore di Polizia Locale, ma un attacco all'intero corpo e, più in generale, alla legalità e alla sicurezza della nostra città. Esprimo a nome mio personale e di tutti i colleghi piena solidarietà all'Ispettore Lamarca e alla sua famiglia, vittime di un episodio che colpisce tutti noi».
Il comandante ha detto di confidare «nel lavoro delle forze dell'ordine e della magistratura affinché i responsabili siano individuati ed assicurati alla giustizia. Alla cittadinanza voglio dire che la Polizia Locale non si farà intimidire e continuerà a svolgere con la determinazione la propria missione al servizio della comunità».




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