Giuseppe Di Bartolomeo
Giuseppe Di Bartolomeo
Politica

Conosciamoli meglio, la rubrica dedicata ai Consiglieri Comunali di Corato: Giuseppe Di Bartolomeo

Un focus sui nostri Consiglieri Comunali che domenica dopo domenica permetterà ai cittadini di conoscere i nostri consiglieri

Spesso i politici vengono visti dal comune cittadino come un'entità lontana dalla vita comune, dai problemi quotidiani che affliggono la città.

Per questo noi di Coratoviva abbiamo deciso di dedicare loro uno spazio: una rubrica settimanale dedicata a loro, che vi aiuterà a conoscerli più da vicino, una lente di ingrandimento su coloro che siedono a Palazzo di Città.

Primo appuntamento con il dott. Giuseppe Di Bartolomeo, consigliere di maggioranza per Rimettiamo in Moto la Città.

Come e perché ti sei avvicinato alla politica cittadina? Cosa ti ha spinto a candidarti?

Fino ai miei 18 anni non mi sono mai interessato della politica. Non la disprezzavo, nè snobbavo, semplicemente non era nei miei interessi, considerando anche che non rientrava tra gli argomenti più discussi in famiglia o con gli amici.
Da maggiorenne, e con le prime tornate elettorali dove ero chiamato al voto, mi sono sentito in dovere di colmare quella lacuna e ho iniziato seguendo i talk televisivi, canali su YouTube che parlano di politica, leggendo le notizie della politica sia locale che nazionale.
Scopro così un mondo per me fino a quel momento inesplorato e che mi affascina tantissimo. Non solo, mi rendo conto di quanto mi fossi privato fino a quel momento. Capisco che disinteressarsi della politica significa disinteressarsi di ci che accade nel mondo, nel tuo Paese, nella tua Città.
Inizio dunque ad essere attento, a seguirla con costanza, seppur come osservatore esterno e silenzioso.
Col tempo capisco che un giorno mi sarebbe piaciuto fare politica attivamente. Mi entusiasmava la possibilità di poter lasciare la propria piccola impronta sul mondo, di poter incidere attivamente e a più livelli nella storia con le proprie idee e grazie al supporto di chi a quelle idee ci crede.
Sapevo che prima o poi sarebbe successo, solo che non sapevo quando.
Accade che a Marzo 2020, dopo la laurea conseguita un paio di mesi prima, inizio il mio primo lavoro a Torino, dove mi trovavo da 2 anni e mezzo per l'università.
Dopo la prima settimana in azienda arriva il Covid, con il lockdown che ha rivoluzionato il mondo del lavoro sdoganando lo smartworking.
A giugno 2020, non avendo ancora prospettive chiare su quando lo smartworking sarebbe terminato, se fosse terminato, decido di lasciare casa a Torino e tornare a Corato, dove avrei potuto continuare a lavorare senza problemi.
Coincidenza ha voluto che proprio quell'anno, ed eccezionalmente in estate, si sarebbero tenute le elezioni amministrative a Corato, dopo la tornata elettorale "a vuoto" del 2019.
Capisco che troppe coincidenze si erano incastrate in modo così perfetto da non poter essere ignorate.
Era arrivato il momento che attendevo, anche se in anticipo rispetto ai piani iniziali.
Avevo seguito a distanza la campagna elettorale del 2019, aderendo alla proposta politica di Corrado De Benedittis.
Mentre ero nel treno di ritorno da Torino, scrivo a Corrado un messaggio su Whatsapp dopo aver trovato il suo numero di telefono, presentandomi brevemente e chiedendo un incontro, anche per portare delle idee sulla digitalizzazione da inserire nel programma elettorale, essendo il mio campo di competenza. Lui mi risponde subito e ci incontriamo due giorni dopo.
Dopo una chiacchierata, fu lo stesso Corrado ad anticiparmi proponendo di candidarmi. Ed eccomi qui.

Oltre al Giuseppe Consigliere esiste anche un Giuseppe con la sua vita privata. Raccontami un po' di te da un punto di vista lavorativo

Sono un Ingegnere Informatico.
Oggi lavoro per un'azienda di consulenza informatica che sviluppa software e soluzioni IT per altre realtà, aziende private ma non solo.
In concreto il mio ruolo consiste nel guidare il cliente (nel mio caso un'azienda automobilistica internazionale) nel comprendere quali sono le sue esigenze e proponendo la soluzione che possa fare al caso suo. Una volta approvata la soluzione, coordino un team di persone che sviluppano il software e definisco le scadenze che devo monitorare quotidianamente. Al termine dello sviluppo seguo la fase di test che, in caso positivo, dà il via libera al rilascio finale. Non finisce qui perché poi è mio compito monitorare la soluzione rilasciata risolvendo prontamente eventuali bug e anomalie segnalate dal cliente e pensando a possibili evolutive.
È un lavoro che certamente non mi risparmia in termini di impegno, ma che mi ripaga in soddisfazione e crescita personale.

Chi sono i tuoi punti di riferimento politici a livello nazionale e internazionale, considerando anche politici di altre epoche?

Sinceramente non ho dei politici di riferimento.
Mi considero progressista ma in generale non mi affeziono più di tanto ai politici o ai partiti, cerco piuttosto di guardare alle idee che questi propongono. Non mi interessa fare il tifo per uno o per l'altro. Se la proposta mi interessa l'ascolto e la supporto, altrimenti passo oltre.
Forse sarà anche per questo che ho preferito iniziare questo percorso aderendo ad un movimento civico, Rimettiamo in Moto la Città, anziché ad un partito.
Ma mai dire mai.

Cosa fa Giuseppe nel tempo libero, quando non è impegnato con il lavoro e la politica?

La politica ha letteralmente trasformato la mia agenda settimanale. Bisogna sapere infatti che l'impegno di tempo non si esaurisce solo nei Consigli Comunali o nelle Commissioni.
C'è lo studio degli atti, le riunioni di maggioranza, le riunioni di movimento (sia quelle di
Coordinamento sia quelle con i tesserati), gli eventi, il lavoro in quanto Consigliere Delegato alla digitalizzazione, particolarmente corposo con l'arrivo dei bandi PNRR.
Ne deriva che il mio tempo libero si è ridotto moltissimo, ma cerco di valorizzarlo trascorrendolo con le persone a cui voglio bene, facendo sport (mi piace la pallavolo) e leggendo.
Ascolto anche tanto i podcast: lo trovo un mezzo molto comodo per approfondire qualsiasi cosa, dalla cronaca politica alla crescita personale, fino ai più leggeri "4 chiacchiere" che ti consentono di scoprire la storia e gli aneddoti di persone di successo, per imparare e lasciarsi ispirare.

Come vedi Corato a fine mandato?

La Corato del 2025 la vedo senza dubbio migliore rispetto alla Corato del 2020.
Abbiamo sicuramente pagato un periodo iniziale di rodaggio, necessario per ambientarsi e capire con esattezza quale fosse la situazione del Comune in ogni settore e sotto tutti i punti di vista, cosa impossibile da fare se non stando lì.
Puoi avere l'ambizione di scalare la montagna più alta, ma se non sai dove poggiare i piedi rischi di farti male.
Al giro di boa importanti risultati sono già visibili.
Vedo una Corato più digitale: penso ai 750 mila euro finanziati dal PNRR per la digitalizzazione, penso ai servizi di prenotazione online per la carta di identità, mensa, cedole librarie e trasporto scolastico, PagoPA, all'App Municipium, alle dirette streaming del Consiglio Comunale rivoluzionate.
Vedo una Corato con strade più sicure: i lavori di rifacimento sono sotto gli occhi di tutti.
Vedo una Corato più a misura di ragazzi con la rinascita del Forum dei Giovani; l'iniziativa
"Galattica", prossima all'avvio, per il quale il nostro Comune ha ottenuto il finanziamento massimo dalla Regione per uno spazio nel centro Città dedicato all'aggregazione giovanile e al supporto per apertura di nuove partite IVA. Penso al bando "Restare" che sta consentendo a tanti giovani di fare un'esperienza lavorativa in aziende del territorio, ma anche a Porta Futuro, centro finalizzato alla promozione di attività di formazione per il lavoro, prossimo alla sua apertura a Corato.
Ci tengo a sottolineare il grande lavoro che si sta facendo per la valorizzazione della Cultivar Coratina, con risultati tangibili dimostrati dal riscontro ricevuto nell'ultima edizione della Fiera dell'Olio di Trieste.
E ancora, i tanti bandi di concorso per assunzione di personale al Comune, il progetto di rifacimento dell'illuminazione pubblica dell'intera Città, la riapertura di Palazzo Gioia, i lavori di efficientamento presso le scuole e palestre, le innumerevoli iniziative promosse per le politiche sociali, la riapertura del teatro con anche giornate inedite dedicate ai più piccoli, i cartelloni di eventi che hanno portato artisti di successo come Max Gazzè la scorsa estate, l'approvazione dopo 60 anni del nuovo regolamento edilizio comunale.
A ci si aggiunge la gestione di problemi più spinosi come i casi Asipu, centro "Dopo di noi" e Regeneration Home, questi ultimi due risolti definitivamente grazie al voto del Consiglio Comunale, o almeno dei Consiglieri presenti.
E questo solo per citare alcuni dei risultati raggiunti, e solo quelli visibili, tralasciando dunque tutto il dietro le quinte relativo alla riorganizzazione della macchina comunale, lasciata col pilota automatico per due anni prima della nostra elezione.
Tanto c'è ancora da fare e tanto bolle in pentola.
Penso soprattutto ai molteplici progetti finanziati dal PNRR e non solo, dall'Estramurale al nuovo asilo nido in zona Via della Macina, passando per il vecchio liceo e il nuovo sito istituzionale del Comune. Contestualmente si sta studiando la soluzione per stadio e palazzetto dello sport, per dare risposta ai tifosi che meritano una casa alla loro altezza e all'altezza della nostra Città.

Ti ricandiderai?

Oggi vivo il presente. Sono calato al 100% nel mio ruolo e intendo onorarlo fino alla fine.
Sono ambizioso e questo mi porta a non essere mai soddisfatto pienamente di quello che faccio e dei risultati che raggiungo. È un po' la mia condanna, ma anche la benzina che mi spinge a provare a fare sempre meglio.
È questo lo spirito con cui ho scelto di mettermi al servizio della mia Città nel 2020, e non intendo perderlo.
Quando sarà il momento, ascolterò me stesso e farò la mia scelta.
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