
Attualità
Degrado a Corato, bonificata la casa del coratino Paolo
Il sindaco De Benedittis: «La fiducia ha rotto l'isolamento. Paolo ha accettato di farsi aiutare»
Corato - lunedì 14 luglio 2025
10.55
Come era stato annunciato dall'amministrazione comunale nei giorni scorsi, in una nota congiunta del sindaco Corrado De Benedittis e dell'assessore al Welfare Felice Addario, è stato di recente effettuato l'intervento di bonifica nell'appartamento del cinquantenne coratino Paolo che da diciassette anni viveva nel sudiciume. Le operazioni di pulizia - a cui Paolo ha assistito - hanno, così, restituito delle adeguate condizioni igienico-sanitarie, consentendo al nostro concittadino di inaugurare un nuovo capitolo della propria esistenza.
Venuto alla ribalta anche grazie all'inchiesta della testata Quinto Potere, il caso di Paolo punta i riflettori sulla necessità di venire in soccorso dei tanti soggetti fragili che hanno bisogno di essere supportati dalle istituzioni.
Di seguito la nota del sindaco Corrado De Benedittis, il quale sottolinea l'importanza di aver costruito una relazione di fiducia che ha squarciato lo stato di isolamento: Paolo ha accettato, infatti, l'aiuto della comunità coratina, comprendendo la gravità delle sue condizioni.
«La relazione di aiuto coinvolge persone, contesti, comunità. Si costruisce nel tempo, affiancando chi è in difficoltà e condividendone la vita.
In certi casi non finisce mai, dura per sempre, soprattutto quando ci sono fragilità croniche che vanno riconosciute, accettate, anche socialmente e intorno a cui si è impegnati a determinare equilibri accettabili, destinati, però, a rimanere precari e provvisori, come d'altronde è, in ultima istanza, l'esistenza di ognuno di noi.
Con Paolo si è costruito un percorso relazionale che ha rotto l'isolamento, ha generato fiducia e amicizia, al punto da accettare di farsi aiutare, senza ricorrere ad azioni di forza che con convinzione non ho adottato.
I protagonisti di questa rete sociale solidale e di prossimità sono un fruttivendolo con la sua laboriosa famiglia, sempre corretta ed eccellente nell'attività commerciale, e alcuni vicini.
Tutti loro offrono a Paolo non solo un pasto caldo, ma soprattutto un sorriso, l'amicizia, il calore umano di gente vera, autentica, che sa accogliere, senza fare notizia.
È con loro che un po' di tempo fa ho parlato col carissimo Paolo, che conosco da una vita, persona buona e innocua, lanciandogli l'idea, diventata poi disponibilità concreta, di lasciarsi pulire casa.
A Franco e a tutti gli amici di Paolo dico grazie come sindaco, come cittadino e come persona, perché è grazie a loro che la nostra città è ancora una comunità a misura d'uomo».
Venuto alla ribalta anche grazie all'inchiesta della testata Quinto Potere, il caso di Paolo punta i riflettori sulla necessità di venire in soccorso dei tanti soggetti fragili che hanno bisogno di essere supportati dalle istituzioni.
Di seguito la nota del sindaco Corrado De Benedittis, il quale sottolinea l'importanza di aver costruito una relazione di fiducia che ha squarciato lo stato di isolamento: Paolo ha accettato, infatti, l'aiuto della comunità coratina, comprendendo la gravità delle sue condizioni.
«La relazione di aiuto coinvolge persone, contesti, comunità. Si costruisce nel tempo, affiancando chi è in difficoltà e condividendone la vita.
In certi casi non finisce mai, dura per sempre, soprattutto quando ci sono fragilità croniche che vanno riconosciute, accettate, anche socialmente e intorno a cui si è impegnati a determinare equilibri accettabili, destinati, però, a rimanere precari e provvisori, come d'altronde è, in ultima istanza, l'esistenza di ognuno di noi.
Con Paolo si è costruito un percorso relazionale che ha rotto l'isolamento, ha generato fiducia e amicizia, al punto da accettare di farsi aiutare, senza ricorrere ad azioni di forza che con convinzione non ho adottato.
I protagonisti di questa rete sociale solidale e di prossimità sono un fruttivendolo con la sua laboriosa famiglia, sempre corretta ed eccellente nell'attività commerciale, e alcuni vicini.
Tutti loro offrono a Paolo non solo un pasto caldo, ma soprattutto un sorriso, l'amicizia, il calore umano di gente vera, autentica, che sa accogliere, senza fare notizia.
È con loro che un po' di tempo fa ho parlato col carissimo Paolo, che conosco da una vita, persona buona e innocua, lanciandogli l'idea, diventata poi disponibilità concreta, di lasciarsi pulire casa.
A Franco e a tutti gli amici di Paolo dico grazie come sindaco, come cittadino e come persona, perché è grazie a loro che la nostra città è ancora una comunità a misura d'uomo».


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