
Eventi
Gusto Jazz, grande attesa per il concerto di Roberto Ottaviano
Il sassofonista si esibirà giovedì in piazza Matteotti
Corato - mercoledì 27 luglio 2022
17.00
Prosegue a Corato la quarta edizione del Festival Gusto Jazz, organizzato dall'associazione Culturale Art Promotion con il patrocinio ed il contributo del Comune di Corato. Giovedì 28 luglio, in piazza Matteotti, a partire dalle ore 21:30, spazio al concerto "Doussoun' Gouni" del noto sassofonista e compositore Roberto Ottaviano.
"Doussoun' gouni" è una produzione discografica distribuita da Ird e sostenuta da Puglia Sounds, omaggio al mondo dei griots e alla cultura africana.
Il titolo del disco rimanda al nome dello strumento del Mali che affascinò anche Don Cherry, tra i grandi del free jazz. È la "chitarra" utilizzata dai griots, i cantastorie che custodiscono antiche storie, personaggi chiave della cultura africana. E Ottaviano, proprio come un griot, assembla pensieri e li traduce in «racconti musicali senza parole» ispirati al mondo dei fumetti del disegnatore Jacopo Starace, portavoce di una poetica visionaria e introspettiva.
I brani parlano di amore, vulnerabilità, incertezza e solitudine, sentimenti filtrati con un lieve distacco, e rimandano tutti a ispirazioni popolari, in una sorta di folk immaginario sospeso tra tradizione e sperimentazione, fuori da qualsiasi collocazione di genere, in quanto non legati a un tempo o a una moda.
Sul palco, con Otavviano, Giuseppe Todisco (tromba), Francesco Schepisi (tastiere), Gianluca Aceto (basso elettrico), Dario Riccardo (batteria) e Cesare Pastanella (percussioni). Ingresso libero.
"Doussoun' gouni" è una produzione discografica distribuita da Ird e sostenuta da Puglia Sounds, omaggio al mondo dei griots e alla cultura africana.
Il titolo del disco rimanda al nome dello strumento del Mali che affascinò anche Don Cherry, tra i grandi del free jazz. È la "chitarra" utilizzata dai griots, i cantastorie che custodiscono antiche storie, personaggi chiave della cultura africana. E Ottaviano, proprio come un griot, assembla pensieri e li traduce in «racconti musicali senza parole» ispirati al mondo dei fumetti del disegnatore Jacopo Starace, portavoce di una poetica visionaria e introspettiva.
I brani parlano di amore, vulnerabilità, incertezza e solitudine, sentimenti filtrati con un lieve distacco, e rimandano tutti a ispirazioni popolari, in una sorta di folk immaginario sospeso tra tradizione e sperimentazione, fuori da qualsiasi collocazione di genere, in quanto non legati a un tempo o a una moda.
Sul palco, con Otavviano, Giuseppe Todisco (tromba), Francesco Schepisi (tastiere), Gianluca Aceto (basso elettrico), Dario Riccardo (batteria) e Cesare Pastanella (percussioni). Ingresso libero.