
Cultura
Il Liceo Artistico Stupor Mundi celebra la Giornata Internazionale della Poesia con "Cantami o' Musa"
Nel corso della giornata, premiati i componimenti del concorso poetico "Poesia del Mare"
Corato - martedì 21 marzo 2023
18.06
Una festa che ha celebrato la poesia e l'arte, in un luogo che trasuda arte: questa l'estrema sintesi de "Cantami O' Musa", evento tenutosi questa mattina nell'auditorium del Liceo Artistico Stupor Mundi di Corato.
In occasione della Giornata Internazionale della poesia infatti, si è tenuta la sesta edizione dii questa affermata ricorrenza, tra sessioni di reading dei ragazzi del Liceo e relatori d'eccezione, come il poeta-marinaio Giuseppe Laurora ed i professori Stefania De Toma Luigi Basile, uno dei primi alunni del Liceo Artistico Stupor Mundi, nel 1961, poi docente dell'allora "Istituto D'Arte".
Ad aprire la giornata una sessione di reading degli alunni (con componimenti di Alda Merini) e del poeta Giuseppe Laurora, che dalla sua raccolta di poesie dedicate al mare, ha letto alcuni dei suoi componimenti di altissimo livello e profondità.
L'evento di spicco all'interno della mattinata è stata la premiazione del Concorso Poetico "Poesia del Mare" che ha visto la partecipazione degli alunni di II B, II D, II F. Il primo premio, una borsa di studio di €250, oltre al valore pecuniario, ne ha uno morale-affettivo, in quanto tale riconoscimento è stato intitolato al prof. Cataldo Tommasicchio, che come detto dalla prof. Monica Tommasicchio, organizzatrice della mattinata e figlia di quest'ultimo, «avrebbe voluto essere qui tra noi, ma purtroppo, pur essendo ancor presente con il corpo, non lo è più con la mente».
«Cantami O' Musa è stata una scommessa che ho vinto sei anni fa, organizzata per sensibilizzare i ragazzi al linguaggio poetico» - esordisce la professoressa Tommasicchio -. La novità di quest'anno è il concorso poetico, che visto il luogo in cui ci troviamo, ha impegnato i ragazzi delle seconde in opere inedite sia in versi che pittoriche. La borsa di studio che porta il nome di mio padre mi inorgoglisce ed emoziona. Egli è ed è stato per me padre e professore, per lui la poesia e l'arte sono tutto, ma purtroppo non può essere qui con noi». Poi la professoressa Tommasicchio sposta l'attenzione sul valore che la poesia ha nella nostra società: «Oggi si parla tanto di psicologia, psicoterapia, la poesia è semplicemente il "fármacon", la medicina, la panacea di tutti i mali».
Concetto quest'ultimo espresso anche nel saluto istituzionale del Sindaco Corrado De Benedittis: «La poesia è la più grande forma del mondo e della realtà. È strumento di ri-creazione. Con la poesia "frego" la realtà. La poesia non è ferma, è dinamica. È l'incredibile capacità creativa dell'essere umano di sovvertire l'ordine, vincendo le leggi della natura. Sopravvive a noi stessi. La poesia non è astrazione, è il bello nello "schifo" in cui viviamo. Non a caso nei regimi totalitari, l'espressione artistico-poetica era censurata, faceva paura. Perché essa è libera dagli schemi e da ogni dogma e può sovvertire qualsiasi ordine costituito». Poi il ricordo del prof Tommasicchio: È stato il mio professore di materie umanistiche al ginnasio, era un profondo conoscitore e amante della letteratura e dei Promessi sposi. In classe leggeva fino a commuoversi. Con lui si studiava tanto, c'era rigore, silenzio, ma non terrore. Un silenzio promosso, costruito, voluto da noi alunni che pendevamo dalle sue spiegazioni».
La dott. Stefania De Toma, rivolgendosi alla platea di ragazzi: «La poesia dovrebbe essere fruibile a tutti, come le caramelle e le merendine. Per questa ragione abbiamo creato distributori di poesia, un'idea che promuove la cultura in maniera trasversale». Circa il concorso, con parere unanime degli altri giurati, la professoressa De Toma si è congratulata con tutti i partecipanti, sottolineando quanto sia stato difficile scegliere i vincitori tra decine di opere scrittorie e pittoriche di altissimo livello.
I momenti più toccanti ed emozionanti però, tra esibizioni di ballo e letture sentite, sono arrivati in concomitanza con la premiazione. Questi i vincitori del concorso:
1^ Balan Mariagrazia
2^ Zaza Alessia
3^ Cacciapaglia Manuela
Menzione speciale a: Rossini Chiara e Anelli Luigia
Il componimento risultato vincitore ha toccato punti molto delicati, quali i naufragi di immigrati e profughi nei mari italiani e l'ha fatto con una delicatezza ed una maestria davvero precoci. Di seguito il testo vincitore:
ANIME DISPERSE
Mare, origine di vita
nelle sue onde
le sue anime nelle nostre mai
in lontananza orizzonti che si uniscono.
Una barca colma di sogni
che si perde nel profondo azzurro
le loro salvezze, ostaggi del mare
Davvero una giornata memorabile per gli amanti della poesia, per i ragazzi che vi hanno partecipato, per la scuola e (rompendo un attimino gli schemi del canonico articolo di giornale) per il sottoscritto. Una giornata in cui si è parlato senza retorica né stucchevole piaggeria di una pietra miliare della cultura coratina del XX secolo, il professor Tommasicchio.
Il mondo, questo mondo, ha bisogno di bellezza, di arte, di poesia e questi ragazzi hanno centrato con lode l'obiettivo.
In occasione della Giornata Internazionale della poesia infatti, si è tenuta la sesta edizione dii questa affermata ricorrenza, tra sessioni di reading dei ragazzi del Liceo e relatori d'eccezione, come il poeta-marinaio Giuseppe Laurora ed i professori Stefania De Toma Luigi Basile, uno dei primi alunni del Liceo Artistico Stupor Mundi, nel 1961, poi docente dell'allora "Istituto D'Arte".
Ad aprire la giornata una sessione di reading degli alunni (con componimenti di Alda Merini) e del poeta Giuseppe Laurora, che dalla sua raccolta di poesie dedicate al mare, ha letto alcuni dei suoi componimenti di altissimo livello e profondità.
L'evento di spicco all'interno della mattinata è stata la premiazione del Concorso Poetico "Poesia del Mare" che ha visto la partecipazione degli alunni di II B, II D, II F. Il primo premio, una borsa di studio di €250, oltre al valore pecuniario, ne ha uno morale-affettivo, in quanto tale riconoscimento è stato intitolato al prof. Cataldo Tommasicchio, che come detto dalla prof. Monica Tommasicchio, organizzatrice della mattinata e figlia di quest'ultimo, «avrebbe voluto essere qui tra noi, ma purtroppo, pur essendo ancor presente con il corpo, non lo è più con la mente».
«Cantami O' Musa è stata una scommessa che ho vinto sei anni fa, organizzata per sensibilizzare i ragazzi al linguaggio poetico» - esordisce la professoressa Tommasicchio -. La novità di quest'anno è il concorso poetico, che visto il luogo in cui ci troviamo, ha impegnato i ragazzi delle seconde in opere inedite sia in versi che pittoriche. La borsa di studio che porta il nome di mio padre mi inorgoglisce ed emoziona. Egli è ed è stato per me padre e professore, per lui la poesia e l'arte sono tutto, ma purtroppo non può essere qui con noi». Poi la professoressa Tommasicchio sposta l'attenzione sul valore che la poesia ha nella nostra società: «Oggi si parla tanto di psicologia, psicoterapia, la poesia è semplicemente il "fármacon", la medicina, la panacea di tutti i mali».
Concetto quest'ultimo espresso anche nel saluto istituzionale del Sindaco Corrado De Benedittis: «La poesia è la più grande forma del mondo e della realtà. È strumento di ri-creazione. Con la poesia "frego" la realtà. La poesia non è ferma, è dinamica. È l'incredibile capacità creativa dell'essere umano di sovvertire l'ordine, vincendo le leggi della natura. Sopravvive a noi stessi. La poesia non è astrazione, è il bello nello "schifo" in cui viviamo. Non a caso nei regimi totalitari, l'espressione artistico-poetica era censurata, faceva paura. Perché essa è libera dagli schemi e da ogni dogma e può sovvertire qualsiasi ordine costituito». Poi il ricordo del prof Tommasicchio: È stato il mio professore di materie umanistiche al ginnasio, era un profondo conoscitore e amante della letteratura e dei Promessi sposi. In classe leggeva fino a commuoversi. Con lui si studiava tanto, c'era rigore, silenzio, ma non terrore. Un silenzio promosso, costruito, voluto da noi alunni che pendevamo dalle sue spiegazioni».
La dott. Stefania De Toma, rivolgendosi alla platea di ragazzi: «La poesia dovrebbe essere fruibile a tutti, come le caramelle e le merendine. Per questa ragione abbiamo creato distributori di poesia, un'idea che promuove la cultura in maniera trasversale». Circa il concorso, con parere unanime degli altri giurati, la professoressa De Toma si è congratulata con tutti i partecipanti, sottolineando quanto sia stato difficile scegliere i vincitori tra decine di opere scrittorie e pittoriche di altissimo livello.
I momenti più toccanti ed emozionanti però, tra esibizioni di ballo e letture sentite, sono arrivati in concomitanza con la premiazione. Questi i vincitori del concorso:
1^ Balan Mariagrazia
2^ Zaza Alessia
3^ Cacciapaglia Manuela
Menzione speciale a: Rossini Chiara e Anelli Luigia
Il componimento risultato vincitore ha toccato punti molto delicati, quali i naufragi di immigrati e profughi nei mari italiani e l'ha fatto con una delicatezza ed una maestria davvero precoci. Di seguito il testo vincitore:
ANIME DISPERSE
Mare, origine di vita
nelle sue onde
le sue anime nelle nostre mai
in lontananza orizzonti che si uniscono.
Una barca colma di sogni
che si perde nel profondo azzurro
le loro salvezze, ostaggi del mare
Davvero una giornata memorabile per gli amanti della poesia, per i ragazzi che vi hanno partecipato, per la scuola e (rompendo un attimino gli schemi del canonico articolo di giornale) per il sottoscritto. Una giornata in cui si è parlato senza retorica né stucchevole piaggeria di una pietra miliare della cultura coratina del XX secolo, il professor Tommasicchio.
Il mondo, questo mondo, ha bisogno di bellezza, di arte, di poesia e questi ragazzi hanno centrato con lode l'obiettivo.