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Ancora nulla di fatto: il consiglio non elegge il presidente

Giornata decisiva: si attende l'elezione del presidente del Consiglio

È un consiglio comunale molto atteso quello di oggi. Alla quarta convocazione, il consiglio comunale è chiamato ad eleggere il suo presidente, azione propedeutica al funzionamento definitivo della massima assise cittadina.

Quella di oggi è una seduta particolarmente importante: entro oggi, infatti, il consiglio comunale è chiamato ad approvare l'assestamento di bilancio. Qualora il punto non dovesse essere licenziato si procederà al commissariamento.

Il sindaco ha lanciato un appello alla responsabilità attraverso i social network.

Seguiremo in diretta i lavori del consiglio da Palazzo di Città.

Ore 10.20 - Si attende l'arrivo dei consiglieri di maggioranza, del sindaco e del segretario generale. In sala giunta sono riuniti i consiglieri del centrodestra.

Ore 10.30 - I consiglieri entrano in aula. Al loro banco anche gli assessori e il sindaco.

Iniziano i lavori del consiglio. Il segretario generale procede all'appello. 24 consiglieri presenti. Assente Loizzo per motivi personali.

Tatò: "nessuna norma prevede tre votazioni per il presidente del consiglio. Insisto che la votazione sia una".

Segretario Generale: "esiste una discrasia nel regolamento".

BOVINO VITO: "Se fissiamo un orario per il consiglio esso deve essere rispettato. I prossimi consigli comunali possono essere convocati di pomeriggio, come è sempre stato fatto?" E sull'argomento relativo all'argomento: "Le regole non vanno interpretate, vanno applicate. Accetto il suggerimento di una sospensione per riunione di capigruppo: è un momento delicato. Abbiamo tra venti giorni la festa patronale e stiamo scrivendo pagine in cui la comunità è solitaria: c'è molto individualismo tra i soggetti della maggioranza. Non è questa la missione della politica. Non fateci sentire carichi di responsabilità che non sono nostre. I cittadini hanno votato dandoci ruolo di opposizione. E non abbiamo sentito nessun intervento da Direzione Italia che da 30 anni sta dando direzione sbagliata alla città. Stiamo assistendo ad una uccisione politica della quale non conosciamo né mandanti né moventi. Non saremo da stampella a nessuno perché è un carico di responsabilità: qui non sappiamo nemmeno chi è la maggioranza. C'è una confusione che porta Corato allo schifo. Solo voi siete stati capaci di trasformare questa amministrazione in un'anatra zoppa. Se avete a cuore le sorti di questo paese, importante per il suo polo industriale, a voi la parola"

LONGO: Se non trovate un accordo poco senso ha votare all'infinito. Non sappiamo se avete fatto terapia di coppia: quello che risulta evidente è che mentre Salerno ha raccontato la sua versione dei fatti invece dall'altra assistiamo ad una preoccupante fase di omertà istituzionale. Leggo a più riprese appelli alla coscienza civica dei consiglieri comunali, in particolare a quelli dell'opposizione, a che mantengano viva questa amministrazione. È un appello incompleto perché prima di fare appello alla nostra coscienza sarebbe opportuno che il sindaco dichiari fallita questa maggioranza". E propone una amministrazione di scopo: "Allora il sindaco, se ne ha voglia, convoca i capigruppo di opposizione e fa un progetto di solidarietà con cui si va avanti sino a gennaio con dei punti necessari, indispensabili e condivisi da tutti".
"Il regolamento del M5S che rappresento non mi consente di sostenere altre maggioranze ma mi lascia libero di votare punti condivisi anche dal mio programma. Eleggere il presidente del consiglio furtivamente significa comunque andare in minoranza nei punti successivi, in cui il voto è palese. Se volete fare un tentativo con la maggioranza trasversale facciamolo, altrimenti andiamo a casa. Sia chiaro che i consiglieri di opposizione non avranno colpe se gli si chiede di sostenere una amministrazione con un programma e una giunta che sono espressione di soli sei consiglieri"

LENOCI: " A fronte del silenzio del sindaco sulle reali motivazioni delle dimissioni non possiamo avanzare alcuna ipotesi sul prosieguo dei lavori. Se le motivazioni sono una ingerenza nei poteri del sindaco cui la legge affida la possibilità di nominare la giunta, se ci sono estremi per fare una denuncia penale, il sindaco deve venire allo scoperto e dica la verità". E in risposta a Tatò: "Se ci assicurate che alla prima votazione eleggete il presidente del consiglio noi possiamo anche accettare una sola votazione, ma se non proponete un nome né chiedete all'opposizione di supportare un nome sul presidente (che è figura super partes), ritengo che voi abbiate i numeri. Vi chiedo di fare uno sforzo di apertura e di responsabilità".

LABIANCA: "Vorrei che venga fatta chiarezza da parte del sindaco perché è impensabile convocare consigli che non portano a nulla. La città aspetta di ottenere dei risultati. Noi non faremo da stampella,. Potremo essere da supporto esterno su dei punti condivisi"

D'INTRONO GIUSEPPE: "Chiedo se c'è una possibilità di rimandare il punto all'ordine del giorno e procedere alla discussione degli altri punti." Il segretario generale legge lo statuto comunale che non prevede quanto richiesto dal consigliere D'Introno. Il capogruppo di Fratelli d'Italia condivide con l'assemblea un parere del ministero dell'Interno relativo ad una situazione simile a quella di Corato. Secondo il parere del ministero, stando a quanto riferito da D'Introno, è possibile procedere con la discussione dei punti anche sotto la presidenza del consigliere anziano. Chiede la sospensione del consiglio comunale e riunione dei capigruppo per discutere dell'argomento.

LABIANCA: "Inutile se non c'è la maggioranza"

TATO':
"La maggioranza compatta, domenica sera, era pronta a dare il via ai programmi scritti nella campagna elettorale. Tant'è che il sindaco aveva già pronte le deleghe e si era deciso di votare all'unanimità il presidente del consiglio. Lunedì mattina, caso unico in Italia, il sindaco ha presentato le dimissioni e noi non ne conosciamo i motivi".

BOVINO: "Non si può rimanere in silenzio. Dalle vostre parole oggi capisco che la città deve attendere le vostri spartizioni di poltrone. Siete stati 43 giorni ad alzarvi dalle poltrone e sedervi su altre. Cosa c'è in ballo? Che cosa è accaduto nella notte tra domenica e lunedì? Noi la notte dormiamo, voi? Tra venti giorni è san Cataldo e noi stiamo facendo ridere l'Italia. Chi detta i giochi di poltrone? Fate nomi e cognomi!. Chi rappresentate? Perché vi siete candidati?"

CORRADO DE BENEDITTIS: "Mala tempora currunt. Mi rendo conto che il modo di fare politica in questa città è caratterizzato dal gettare fango sulle persone, dalle insinuazioni, da maldicenze senza fondamento e da molta grettezza. Il presupposto della dimensione politica è la capacità di confrontarsi con tutti nelle sedi istituzionali e fuori dalle sedi istituzionali. Sin dall'arrivo in questo consiglio il dibattito politico è ridotto al "chi sono io e chi sei tu". Ho iniziato ad interrogarmi in questi giorni sul silenzio del sindaco. Non me la sento di stigmatizzare questo silenzio: anche il silenzio ha una funzione politica, ma evidentemente di questo ce ne siamo dimenticati. Diceva Cicerone: stando in silenzio si urla.Questo silenzio del sindaco è un silenzio politico che dice molto e che è un prendersi la croce sulle spalle con grande sacrificio e lacerazione interiore e di questo me ne spiace. Da parte mia vicinanza umana. Io sono allarmato per altro: ho detto di essere pronto a votare un presidente del consiglio comunale purchè sia riconosciuto e autorevole, purché sia la proposta della maggioranza unita con cui discutere e confrontarsi. Sono le regole della politica che dicono questo. Oggi non c'è una maggioranza e quindi il centrodestra non è in grado di fare una proposta unitaria su un nome. Qui finisce il gioco per quanto mi riguarda. Sono un po' allarmato dai discorsi che sento: un soccorso, un governo tecnico, un contratto.... non sono d'accordo. La Costituzione dice che non esistono governi a termine. Dico con forza alle opposizioni: non ha importanza quello che si fa di notte. A che gioco stiamo giocando? Questo consiglio comunale è stato eletto con il sistema maggioritario: c'è una maggioranza? Governi. Non c'è? Si vada al voto. Non sono disponibile a soccorrere una maggioranza che non c'è"

LONGO: La mia proposta è una presa di coscienza di fare convergenza perché questa città dallo scorso autunno è stata commissariata. La città continua a non avere linee guida politiche, strategiche, che ne determinano lo sviluppo. Ci sono aziende, imprese, cittadini che non accedono da mesi ai servizi, perchè non sono garantiti. Questo genera in me, che dovrei essere il più integralista di tutti, un senso di responsabilità civico. Un nuovo commissariamento congelerebbe le attività della città per i prossimi 8 mesi e non ci metterebbe in condizione di partecipare ai bandi europei 2021 per accedere ai fondi per le piazze, strade, lavori di ripristino... Il comune non possiede l'autonomia economica per poter sviluppare ogni progetto che non sia diversamente finanziato dai fondi comunitari. Fare un governo di scopo significa rispondere ad un senso di responsabilità. La posizione ufficiale è: azzeriamo la giunta, definiamo dei punti urgenti e condivisi, e al termine dei tempi tecnici si stacca la spina.

DE BENEDITTIS: Prendo atto che è un tentativo di fare un ribaltone e di fare una maggioranza che non è uscita dalle urne. Prendo atto che il Movimento Cinque Stelle entra in maggioranza e vorrei capire chi altro è pronto ad un salto dall'altro lato e mi chiedo se questo sia bene della città o un profondo inquinamento. È qui che si capisce chi fa accordi sotto banco.

LONGO: Non ho parlato di salto nella maggioranza e non sosterrò politicamente alcun governo che non sia quello dei Cinque Stelle. Ho detto che posso votare dei punti in libertà purché siano punti condivisi.

BOVINO respinge le accuse di inciucio sollevate da De Benedittis.

D'INTRONO GIUSEPPE: Noi dormiamo sogni tranquilli. MI dispiace ascoltare le parole da comizio da De Benedittis. Non è questa la sede, qui bisogna tenere a cuore la città che ha subito per l'ennesima volta schede bianche che arrivano anche dalla vostra parte. Non si chiede elezioni: i cittadini ci hanno chiesto di governare. Troveremo la quadra e troveremo la maggioranza. Chiedo nuovamente l'interpretazione di quel parere del ministero dell'Interno.

TATO': per noi la coalizione è elemento fondamentale. Per noi la coalizione è composta da cinque partiti ed è imprescindibile. È una questione di lealtà nei confronti di chi ha collaborato alla scrittura dei programmi e all'elezione del sindaco.

LABIANCA chiede la sospensione del consiglio "Stiamo dando uno spettacolo pietoso".

La seduta è sospesa per riunioni di capigruppo

ORE 13.19: terminata la riunione dei capigruppo. Si attende la ripresa dei lavori

Si procede nuovamente all'appello. I consiglieri hanno preso posto sui banchi.

Il presidente comunica l'esito della riunione dei capigruppo: si terranno 3 votazioni per la votazione del presidente.

D'Introno Giuseppe: Richiederemo nuovo parere al Ministero.

SINDACO: Il mio silenzio fa parte di una azione interna e interlocutoria della coalizione che sta portando a delle evoluzioni. Nessuna levata di scudi. Sono fiducioso. Il mio atto di dimissioni è un atto legittimo che potrà rientrare quando ci sarà chiarezza. Abbiamo di fronte una situazione molto delicata che non è frutto della volontà del sindaco, come l'assunzione del debito fuori bilancio. Dobbiamo gestire una situazione riveniente da una gestione commissariale. Vi chiedo di finire questa situazione: cercheremo di raggiungere le migliori soluzioni per tutti e se abbiamo la voglia di esprimere il presidente del consiglio vi chiedo di farlo. Se così non è discuteremo ulteriormente le posizioni e cercheremo di trovare le soluzioni. Tutti siamo animati dalla voglia di fare bene per il paese per questo mi auguro e auspico di dare nel più breve tempo possibile una guida con il presidente del consiglio.

Si passa alla prima votazione per l'elezione del presidente del consiglio comunale.

De Benedittis: "Non c'è da parte della maggioranza la proposta di un nome su cui esprimerci: il presidente del consiglio non può essere trascinato in questo scontro. A tutela della figura del presidente del consiglio voterò scheda bianca".

La maggioranza non si ricompatta: 17 schede bianche, 7 voti per Gabriele Diaferia.
Si procede a seconda votazione: Ancora nulla di fatto. Esito speculare alla prima votazione.

Si procede alla terza e ultima votazione. La situazione rimane immutata. 17 schede bianche, 7 Diaferia. Nessun presidente eletto.
  • Consiglio Comunale
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