
Attualità
Mutui prima casa: il 2025 sta aprendo nuove prospettive agli under 36
Per molte fasce della popolazione, soprattutto i più giovani, l’accesso al credito rimane una sfida
Corato - domenica 7 settembre 2025
Il 2025 si sta rivelando un anno di fermento per il mercato dei mutui in Italia. Secondo le rilevazioni CRIF, nel primo semestre le richieste complessive sono cresciute di circa il 20% rispetto allo stesso periodo del 2024, spinte in particolare dalle surroghe, che hanno registrato un incremento del 63%.
Sul fronte degli importi, la media per i nuovi mutui concessi ha raggiunto quota 152.000 euro, in aumento rispetto agli anni precedenti. Dietro questi numeri incoraggianti, però, si nasconde una realtà più sfumata: per molte fasce della popolazione, soprattutto i più giovani, l'accesso al credito rimane una sfida.
L'aumento dei tassi registrato tra il 2022 e il 2023 ha lasciato strascichi, e solo i recenti interventi della Banca Centrale Europea, con l'ultimo taglio attuato, per ora, lo scorso giugno, hanno iniziato a riportare le condizioni su livelli più favorevoli.
Per i giovani under 36, uno degli strumenti che ha fatto davvero la differenza negli ultimi anni è il Fondo di garanzia per la prima casa, gestito da Consap e recentemente prorogato fino al 31 dicembre 2027. Il meccanismo è semplice ma strategico: lo Stato offre una garanzia pubblica sull'80% della quota capitale del mutuo, che può salire fino al 90% per le famiglie numerose o altre categorie prioritarie, riducendo così il rischio percepito dalle banche e facilitando l'approvazione della domanda.
Chi rientra nei parametri del Fondo di garanzia Consap può ottenere mutui fino al 100% del valore dell'immobile, eliminando la necessità di un anticipo consistente — ostacolo spesso insormontabile per chi ha iniziato da poco la propria carriera lavorativa.
Nel 2025 il Fondo è sostenuto da uno stanziamento complessivo di oltre 670 milioni di euro, risorse che permettono di coprire nuove richieste senza intoppi burocratici. Il tetto massimo finanziabile con questa formula è fissato a 250.000 euro, e l'accesso è riservato a chi ha un ISEE non superiore a 40.000 euro annui.
Le garanzie pubbliche e i tassi più contenuti degli ultimi mesi non hanno solo facilitato l'accesso al mutuo: hanno anche modificato la composizione di chi oggi riesce a ottenerlo.
L'età media è scesa sotto i 40 anni nel secondo trimestre 2025, interrompendo un trend di progressivo innalzamento che aveva caratterizzato il periodo precedente.
La maggior parte delle richieste proviene da lavoratori a tempo indeterminato, che rappresentano oltre l'80% del totale. Dal punto di vista geografico, il Nord Italia concentra quasi la metà delle domande, seguito dal Centro e, a distanza, dal Sud e dalle Isole. Questo divario riflette differenze sia nel costo medio degli immobili sia nella distribuzione delle opportunità lavorative stabili.
Non mancano comunque i casi di autonomi o di chi ha contratti a termine che, grazie a garanzie aggiuntive o al supporto familiare, riescono a ottenere il via libera della banca. È la dimostrazione che, pur restando prudenti, gli istituti possono aprire spiragli anche a profili meno standardizzati se le condizioni complessive lo consentono.
Per i giovani che puntano all'acquisto della prima casa, il 2025 non è solo un anno di tassi più bassi: è anche un momento in cui il mercato propone formule di finanziamento più flessibili rispetto al passato.
Un'altra tendenza interessante riguarda l'aumento delle proposte "green", legate all'acquisto o alla ristrutturazione di immobili ad alta efficienza energetica. Questi mutui offrono spesso tassi agevolati e incentivi aggiuntivi, consentendo di abbattere i costi di gestione dell'abitazione e migliorare il valore dell'immobile nel tempo.
La varietà di proposte sul mercato, con differenze anche rilevanti nei tassi, nei costi accessori e nelle clausole contrattuali, può rendere difficile individuare il prodotto creditizio più indicato per i propri bisogni.
In questo senso, un aiuto può arrivare da strumenti di comparazione come www.mutui.it, che permettono di analizzare in pochi minuti le principali proposte disponibili, confrontando non solo il tipo di tasso e il relativo TAEG, ma anche la durata del piano di ammortamento, l'importo massimo finanziabile, le spese di istruttoria e di perizia, le eventuali clausole di flessibilità e le promozioni attive.
Nonostante le opportunità offerte dal mercato e dalle agevolazioni in vigore, ci sono aspetti che i giovani intenzionati a richiedere un mutuo devono valutare con attenzione. Il Fondo di garanzia Consap, ad esempio, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2027: una scadenza che impone di pianificare con tempi certi, perché le condizioni attuali non sono garantite oltre quella data.
A differenza delle misure introdotte negli anni scorsi, oggi non sono più previste esenzioni fiscali sulle imposte di registro, ipotecarie e catastali per gli under 36. L'unico vantaggio strutturale rimasto è rappresentato dalla garanzia statale, che riduce la necessità di un anticipo ma non alleggerisce il peso delle altre spese accessorie legate all'acquisto.
Infine, resta il tema del rischio di sovraindebitamento: ottenere un mutuo coperto quasi interamente dalla garanzia pubblica può sembrare un'occasione imperdibile, ma se l'importo e la rata non sono calibrati sul reddito disponibile, il rischio di compromettere la stabilità economica è concreto. La sostenibilità dell'impegno, anche in caso di variazioni del reddito o imprevisti, deve restare il primo criterio di scelta.
ARTICOLO PUBBLIREDAZIONALE
Sul fronte degli importi, la media per i nuovi mutui concessi ha raggiunto quota 152.000 euro, in aumento rispetto agli anni precedenti. Dietro questi numeri incoraggianti, però, si nasconde una realtà più sfumata: per molte fasce della popolazione, soprattutto i più giovani, l'accesso al credito rimane una sfida.
L'aumento dei tassi registrato tra il 2022 e il 2023 ha lasciato strascichi, e solo i recenti interventi della Banca Centrale Europea, con l'ultimo taglio attuato, per ora, lo scorso giugno, hanno iniziato a riportare le condizioni su livelli più favorevoli.
Il ruolo chiave del Fondo di garanzia (Consap)
Per i giovani under 36, uno degli strumenti che ha fatto davvero la differenza negli ultimi anni è il Fondo di garanzia per la prima casa, gestito da Consap e recentemente prorogato fino al 31 dicembre 2027. Il meccanismo è semplice ma strategico: lo Stato offre una garanzia pubblica sull'80% della quota capitale del mutuo, che può salire fino al 90% per le famiglie numerose o altre categorie prioritarie, riducendo così il rischio percepito dalle banche e facilitando l'approvazione della domanda.
Chi rientra nei parametri del Fondo di garanzia Consap può ottenere mutui fino al 100% del valore dell'immobile, eliminando la necessità di un anticipo consistente — ostacolo spesso insormontabile per chi ha iniziato da poco la propria carriera lavorativa.
Nel 2025 il Fondo è sostenuto da uno stanziamento complessivo di oltre 670 milioni di euro, risorse che permettono di coprire nuove richieste senza intoppi burocratici. Il tetto massimo finanziabile con questa formula è fissato a 250.000 euro, e l'accesso è riservato a chi ha un ISEE non superiore a 40.000 euro annui.
Camia anche l'identikit del richiedente
Le garanzie pubbliche e i tassi più contenuti degli ultimi mesi non hanno solo facilitato l'accesso al mutuo: hanno anche modificato la composizione di chi oggi riesce a ottenerlo.
L'età media è scesa sotto i 40 anni nel secondo trimestre 2025, interrompendo un trend di progressivo innalzamento che aveva caratterizzato il periodo precedente.
La maggior parte delle richieste proviene da lavoratori a tempo indeterminato, che rappresentano oltre l'80% del totale. Dal punto di vista geografico, il Nord Italia concentra quasi la metà delle domande, seguito dal Centro e, a distanza, dal Sud e dalle Isole. Questo divario riflette differenze sia nel costo medio degli immobili sia nella distribuzione delle opportunità lavorative stabili.
Non mancano comunque i casi di autonomi o di chi ha contratti a termine che, grazie a garanzie aggiuntive o al supporto familiare, riescono a ottenere il via libera della banca. È la dimostrazione che, pur restando prudenti, gli istituti possono aprire spiragli anche a profili meno standardizzati se le condizioni complessive lo consentono.
Le principali opportunità nel mercato dei mutui
Per i giovani che puntano all'acquisto della prima casa, il 2025 non è solo un anno di tassi più bassi: è anche un momento in cui il mercato propone formule di finanziamento più flessibili rispetto al passato.
Un'altra tendenza interessante riguarda l'aumento delle proposte "green", legate all'acquisto o alla ristrutturazione di immobili ad alta efficienza energetica. Questi mutui offrono spesso tassi agevolati e incentivi aggiuntivi, consentendo di abbattere i costi di gestione dell'abitazione e migliorare il valore dell'immobile nel tempo.
La varietà di proposte sul mercato, con differenze anche rilevanti nei tassi, nei costi accessori e nelle clausole contrattuali, può rendere difficile individuare il prodotto creditizio più indicato per i propri bisogni.
In questo senso, un aiuto può arrivare da strumenti di comparazione come www.mutui.it, che permettono di analizzare in pochi minuti le principali proposte disponibili, confrontando non solo il tipo di tasso e il relativo TAEG, ma anche la durata del piano di ammortamento, l'importo massimo finanziabile, le spese di istruttoria e di perizia, le eventuali clausole di flessibilità e le promozioni attive.
Aspetti importanti da considerare in questa fase di mercato
Nonostante le opportunità offerte dal mercato e dalle agevolazioni in vigore, ci sono aspetti che i giovani intenzionati a richiedere un mutuo devono valutare con attenzione. Il Fondo di garanzia Consap, ad esempio, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2027: una scadenza che impone di pianificare con tempi certi, perché le condizioni attuali non sono garantite oltre quella data.
A differenza delle misure introdotte negli anni scorsi, oggi non sono più previste esenzioni fiscali sulle imposte di registro, ipotecarie e catastali per gli under 36. L'unico vantaggio strutturale rimasto è rappresentato dalla garanzia statale, che riduce la necessità di un anticipo ma non alleggerisce il peso delle altre spese accessorie legate all'acquisto.
Infine, resta il tema del rischio di sovraindebitamento: ottenere un mutuo coperto quasi interamente dalla garanzia pubblica può sembrare un'occasione imperdibile, ma se l'importo e la rata non sono calibrati sul reddito disponibile, il rischio di compromettere la stabilità economica è concreto. La sostenibilità dell'impegno, anche in caso di variazioni del reddito o imprevisti, deve restare il primo criterio di scelta.
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