Massimo Mazzilli
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Politica

Mazzilli: «Confido nella buona volontà dei consiglieri». IL VIDEO INTEGRALE

Il video integrale del discorso del primo cittadino

«Ho la coscienza a posto, la testa alta e l'onore elevato». Il sindaco dimissionario Massimo Mazzilli ha voluto più volte rimarcare questo concetto nel corso della conferenza stampa in cui ha annunciato di aver protocollato le sue dimissioni da primo cittadino, insieme alla disponibilità da parte degli assessori che compongono la sua giunta a rimettere le deleghe. La giunta, infatti, non si è dimessa ma continuerà a lavorare nei suoi pieni poteri.

Non un discorso di pancia, quello del primo cittadino da sempre abituato a parlare a braccio. Questa volta Massimo Mazzilli ha scelto di fissare i concetti su un canovaccio, per non dimenticare nulla, per poter toccare tutti gli argomenti utili a motivare questo atto politico molto forte, nel momento più critico della storia amministrativa degli ultimi quindici anni. Non accadeva, infatti, dai tempi del sindaco Fiore che una amministrazione comunale, seppur forte di una maggioranza all'atto della sua elezione, si ritrovasse a vivere una crisi.

Un momento certamente difficile non soltanto per il sindaco Mazzilli ma per tutta quanta la città, che ancora non conosce quale sarà il destino dell'amministrazione comunale. Perché le dimissioni del sindaco non comportano immediatamente la caduta dell'amministrazione: il colpo di scena potrebbe verificarsi nel consiglio comunale chiamato a discutere della mozione di sfiducia a sindaco e giunta che comunque sarà celebrato la settimana prossima. Le dimissioni del sindaco sono revocabili entro 20 giorni, la mozione di sfiducia no.

Ciò implica che ci sono ancora alcuni giorni per tentare di salvare l'amministrazione: tutto sembra essere nelle mani di quei consiglieri comunali che, pur non dichiarandosi vicini al sindaco Mazzilli e alla maggioranza, non hanno sottoscritto la mozione di sfiducia. E questi consiglieri hanno un nome: Franco Caputo, Pippo Di Tria e Pino Roselli.

Ed è in particolare a loro, ma anche ai sottoscrittori della mozione di sfiducia, che il sindaco dimissionario ha lanciato un appello. «Lavorerò fino all'ultimo momento possibile per cercare di trovare una soluzione a questa crisi politica che qualcuno ha aperto, indirizzandomi soprattutto a uomini e donne di buoni propositi con l'obiettivo di completare a naturale scadenza questo mandato elettorale, con una elezione politica in atto e ad un anno dal termine del mandato amministrativo» ha detto il primo cittadino.

«Questa amministrazione è un treno in corsa, non si ferma da sola: se si erge un muro per fermarlo lascia vittime» ha detto Mazzilli utilizzando una metafora.

«La mozione è un'azione di pancia? Le azioni di pancia non fanno bene. La mozione di sfiducia non la prendo come un atto di disonore, non vengo sfiduciato per essermi macchiato di qualche grave atto. Testa alta, ancora più deciso. Chi sfiducia dovrà dirci perché sfiducia» ha ribadito Mazzilli.

«Quello che sto facendo è un atto di buona politica: se dovesse finire questa amministrazione perde la città. Noi ritorneremo lì dove stavamo. Il valore di questo atto ha proprio come riferimento i cittadini ed anche i miei assessori. Ed ho chiesto ai miei assessori di protocollare la disponibilità a rimettere la carica, non a dimettersi. La giunta deve continuare ad operare, siamo in un periodo preelettorale e ci sono operazioni che devono essere attivate o atti che devono essere portati a compimento. Chiedo che altrettanta disponibilità diano tutti i consiglieri di amministrazione di Asipu e SIXT, compresi quelli del Movimento Schittulli» ha proseguito Mazzilli.

Ed è proprio verso questo Movimento che Mazzilli ha scagliato attacchi al vetriolo: «Dicono che non fanno parte della maggioranza ma continuano a prendere indennità e non si presentano in consiglio di amministrazione» ha detto riferendosi ai consiglieri di amministrazione delle aziende.

«Il mio non è un atto di debolezza, ma un atto che auspico possa servire a superare questo momento» .

Mazzilli ha poi riferito al rapporto instaurato con i cittadini, raccondando di aneddoti di persone che lo invitano a tenere duro e ad andare avanti.

Perché siamo qui oggi? Si chiede il primo cittadino. «Siamo qui per il voltafaccia del Movimento Schittulli che esiste sullo scenario politico cittadino grazie al risultato elettorale della mia coalizione e al voto di 15mila cittadini. Altrimenti sarebbe stato il nulla. Questo è un atto di responsabilità di cui si devono far carico. Oggi questo gruppo politico ha posto in essere un atto di gravissima slealtà basato su nessuna motivazione politica. È un marcamento ad uomo ed io sono un uomo libero. È un comportamento distruttivo, ottuso e intriso di biechi personalismi che sono diametralmente opposti a quelli che vengono sbandierati alla città».

L'attacco al Movimento Schittulli è pesante: «Da parte loro nessun interesse per la città, ma interessi personali, di qualche rendita di cui magari si va alla ricerca» sottolinea Mazzilli.

«I cittadini hanno capito bene chi ha ragione e chi ha torto in questa vicenda e sanno distinguere lo spessore, la correttezza e l'operato mio e della mia amministrazione. Questo deve far riflettere chi sta facendo tutto questo» ha continuato il sindaco dimissionario.

E in conclusione ha ribadito il suo appello: «Confido nello spirito di buona volontà di quei consiglieri che oggi con la loro espressione legittima possono determinare se questa amministrazione dovrà fermarsi qui o dovrà completare il suo mandato»
  • Crisi amministrativa
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