
Religione
Alla Parrocchia del Sacro Cuore una serata di memoria e preghiera
Un incontro dedicato a chi ha contribuito alla crescita della comunità parrocchiale
Corato - lunedì 10 novembre 2025
10.45
Si è svolta ieri sera, presso la Parrocchia del Sacro Cuore, una commemorazione intensa e partecipata, nata nel 2018 e destinata – si spera – a diventare una tradizione annuale.
Un momento di raccoglimento e condivisione, dedicato a tutti coloro che hanno contribuito alla nascita e alla crescita della comunità parrocchiale: dai fondatori ai collaboratori, dai benefattori ai parrocchiani defunti.
La serata ha avuto il sapore della gratitudine e della memoria.
Sono passati circa 65 anni da quando Don Paolo Giampetruzzi avviò i lavori della prima chiesetta, seguiti da decenni di presenza pastorale con Don Antonio, fino all'attuale guida di Don Paolo Spera.
Un cammino lungo, fatto di pietre vive: le persone.
Durante l'incontro è stato ricordato che la parrocchia non è fatta di mura, ma di relazioni. Come recita il Diritto Canonico, è "una determinata comunità di fedeli costituita stabilmente", e la sua forza risiede proprio nella partecipazione attiva, nella condivisione dei valori e nella capacità di sostenersi a vicenda. Come in una famiglia.
Con emozione e sincerità, è stato rivolto un ringraziamento collettivo:
- A Dio, per i doni ricevuti gratuitamente: la vita, la salute, la famiglia.
- A Don Paolo, per aver sostenuto e condiviso questa iniziativa.
- A tutti i presenti, per il tempo dedicato e la partecipazione, senza la quale l'incontro non avrebbe avuto senso.
Un invito finale ha risuonato forte: continuare a collaborare, a vivere la comunità, a custodire la memoria di chi ci ha preceduti.
Perché il Sacro Cuore non è solo un luogo, ma una storia che continua a scriversi insieme.
Un momento di raccoglimento e condivisione, dedicato a tutti coloro che hanno contribuito alla nascita e alla crescita della comunità parrocchiale: dai fondatori ai collaboratori, dai benefattori ai parrocchiani defunti.
La serata ha avuto il sapore della gratitudine e della memoria.
Sono passati circa 65 anni da quando Don Paolo Giampetruzzi avviò i lavori della prima chiesetta, seguiti da decenni di presenza pastorale con Don Antonio, fino all'attuale guida di Don Paolo Spera.
Un cammino lungo, fatto di pietre vive: le persone.
Durante l'incontro è stato ricordato che la parrocchia non è fatta di mura, ma di relazioni. Come recita il Diritto Canonico, è "una determinata comunità di fedeli costituita stabilmente", e la sua forza risiede proprio nella partecipazione attiva, nella condivisione dei valori e nella capacità di sostenersi a vicenda. Come in una famiglia.
Con emozione e sincerità, è stato rivolto un ringraziamento collettivo:
- A Dio, per i doni ricevuti gratuitamente: la vita, la salute, la famiglia.
- A Don Paolo, per aver sostenuto e condiviso questa iniziativa.
- A tutti i presenti, per il tempo dedicato e la partecipazione, senza la quale l'incontro non avrebbe avuto senso.
Un invito finale ha risuonato forte: continuare a collaborare, a vivere la comunità, a custodire la memoria di chi ci ha preceduti.
Perché il Sacro Cuore non è solo un luogo, ma una storia che continua a scriversi insieme.

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