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Elezioni 2020, per chi e come si vota a Corato

Domenica e lunedì i coratini sono chiamati al voto per amministrative, regionali e referendum

Dalla mezzanotte di ieri si è conclusa la campagna elettorale e siamo ormai alla vigilia della tornata elettorale del 20 e 21 settembre. I coratini saranno chiamati a recarsi alle urne per votare il nuovo sindaco di Corato e i candidati al Consiglio comunale, per eleggere il nuovo presidente della Regione Puglia e i membri del Consiglio regionale e per esprimersi in merito al referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari.

Si vota da domani, domenica 20 settembre, dalle ore 7.00 alle ore 23.00 e lunedì 21 settembre dalle ore 7.00 alle ore 15.00. Ogni elettore potrà votare nel seggio indicato sulla propria tessera elettorale, munito di documento d'identità. In caso di documento scaduto o di tessera elettorale piena e da rinnovare, gli uffici Demografici siti in Piazza Marconi (c/o Palazzo di Città) e via Gravina (c/o Comando Vigili Urbani) saranno aperti anche domenica e lunedì negli orari di apertura dei seggi.

Elezioni Amministrative

Sono 43.353 i cittadini (21.123 uomini e 22.230 donne) chiamati a scegliere tra quattro candidati sindaci che saranno indicati sulla scheda di colore azzurro con questo ordine: Nico Longo (1 lista: Movimento Cinque Stelle), Vito Bovino (5 liste: Nuova Umanità, Bovino Sindaco, Sud al Centro, APE e Popolari), Luigi Perrone (8 liste: Direzione Corato, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega, Corato nel Cuore, Politica Partecipata, Patto Comune - Cambiamo con Toti, Unione di Centro), Corrado De Benedittis (5 liste: Demos, Rimettiamo in moto la città, Italia Viva, Italia in Comune e Partito Democratico).

19 in tutto le liste, per un totale di 453 aspiranti consiglieri comunali.

Elezioni Regionali

Sono 8 i candidati in corsa per la carica di presidente della Regione Puglia: Mario Conca (Cittadini Pugliesi), Pierfranco Bruni (Fiamma Tricolore); Nicola Cesaria (Lavoro Ambiente Costituzione); Andrea D'Agosto (Riconquistare l'Italia); Raffaele Fitto (Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Unione di Centro-Nuovo PSI, La Puglia Domani); Michele Emiliano (Partito Democratico, Italia in Comune, Emiliano Sindaco di Puglia, Senso Civico, Con Emiliano, Popolari con Emiliano, Puglia Verde e Solidale, Davvero-Ecologia e Diritti-PAI, Pensionati e Invalidi, Partito del Sud, Indipendenti del Sud, Democrazia Cristiana, Liberali, Sinistra Alternativa); Antonella Laricchia (Movimento 5 Stelle, Puglia Futura); Ivan Scalfarotto (Italia Viva, Scalfarotto Presidente-+Europa, Futuro Verde).

Sono 8 i candidati coratini per il Consiglio regionale: Antonio Di Gioia (Italia in Comune), Francesco Palagiano (Emiliano sindaco di Puglia), Emanuele Lenoci (Popolari con Emiliano), Titti Cinone (Azione), Antonio Capogna (Cittadini Pugliesi), Vincenzo Labianca (Unione di Centro - Nuovo PSI), Luigi Menduni (Lega) e Giuseppina Ferri (Fratelli d'Italia).

Referendum Costituzionale

«Approvate il testo della legge costituzionale concernente "Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari", approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019?».

È questo il testo che gli elettori si troveranno davanti e a cui dovranno dare assenso o dissenso. Di fatto, il testo di legge prevede il taglio del 36,5% dei componenti di entrambi i rami del Parlamento: da 630 a 400 seggi alla Camera, da 315 a 200 seggi elettivi al Senato e limita a 5 il numero massimo di senatori a vita a nomina del presidente della Repubblica. I posti per i candidati all'estero scendono da 18 a 12, la soglia minima di senatori per ciascuna regione si abbassa da 7 a 3.

Non è previsto un quorum di partecipanti per essere valido. Chi vuole approvare il taglio deve votare Sì, chi intende bocciarlo deve scegliere il No. La riforma entrerebbe in vigore a partire dalle prossime elezioni politiche.

La legge sul taglio dei parlamentari è stata approvata in ultima lettura dalla Camera l'8 ottobre 2019 con 553 voti a favore, 14 no e due astenuti.

Come si vota?

Per le Amministrative e le Regionali è possibile votare a favore solo di una lista, mettendo una croce sul simbolo, in quel modo il voto andrà in automatico al candidato sostenuto dalla lista, oppure mettere una X solo sul nome del candidato sindaco/presidente.

È possibile esprimere un voto rafforzativo, ovvero mettere una croce sul rettangolo con il nome del candidato e una sul simbolo del partito prescelto tra quelli che lo appoggiano. In questo caso è anche possibile inserire la propria preferenza per un candidato consigliere della lista per cui si è deciso di votare.

Esiste anche la possibilità del voto disgiunto, ovvero l'elettore può mettere una croce sul nome di un candidato sindaco/presidente, e allo stesso tempo esprimere il suo voto per un partito che non lo appoggia.

In seguito all'intervento del Governo, c'è la possibilità di esprimere la doppia preferenza di genere. In questo caso, si possono scrivere, nelle righe a fianco del partito per cui si vota, due preferenze come consiglieri ma necessariamente uno di sesso maschile e uno di sesso femminile.

Ricordiamo che le schede elettorali delle Regionali 2020 sono di colore arancione mentre quelle delle Amministrative sono di colore azzurro.

Nella giornata di lunedì, alla chiusura dei seggi, si procederà dapprima allo spoglio delle schede per il referendum e a seguire, quello delle elezioni regionali. Lo scrutinio relativo alle elezioni amministrative avrà luogo a partire dalle ore 9.00 di martedì 22 settembre.

L'accesso ai seggi elettorali necessita il rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid. Gli elettori sono pertanto tenuti ad indossare la mascherina, rispettare il distanziamento, igienizzare le mani all'ingresso e dopo il voto dovranno inserire autonomamente le schede all'interno delle urne corrispondenti. Previsto anche il voto domiciliare e seggi speciali per elettori sottoposti a quarantena.
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