
Attualità
Luci di Natale e voragini l'esperienza mistica del guidatore coratino
La Magia del “Natale Sospeso” guidare a Corato è una performance artistica: non si guida, si danzano le buche
Corato - martedì 16 dicembre 2025
7.35
In questi giorni, Corato si è vestita a festa. Le vie del centro e non solo, brillano di una luce quasi accecante, celebrando la magia del Natale imminente.
Filari di lampade a LED, cascate luminose e figure luccicanti trasformano la città in un presepe se solo il presepe avesse delle voragini in cui far sprofondare i Re Magi.
L'Amministrazione ha fatto un lavoro encomiabile: le luminarie sono più spettacolari che mai, infondendo quel calore e quello spirito di unione tipico delle feste.
Non si può negare, camminare sotto queste volte scintillanti è un'esperienza che tocca l'anima.
O, più precisamente, che la fa sobbalzare ad ogni metro.
Perché se l'occhio è appagato dalla vista, la schiena e le sospensioni dell'auto hanno ben altro di cui lamentarsi.
Se le luminarie sono l'eccellenza estetica, le buche stradali di Corato sono l'eccellenza geologica.
Non si tratta di semplici crepe, no. Siamo di fronte a veri e propri crateri lunari, ormai talmente radicati nel paesaggio urbano da meritare una toponomastica a parte.
Queste formazioni telluriche non sono un difetto, ma un valore aggiunto per l'automobilista che cerca l'adrenalina.
Il percorso delle luminarie si trasforma in un vero e proprio safari urbano, con tappe obbligate tra i monumenti all'incuria:
Il "Cratere della Fede" in Via Don Minzoni: Un abisso talmente vasto e profondo che, attraversandolo, ti fa invocare tutti i santi. Non si entra, si cala dentro, e uscirne indenni è un miracolo natalizio degno di un film.
La "Piscina Prenestina" in Via Prenestina: Non è una buca, è un'opera idraulica. Basta la prima pioggia per trasformarla in un lago artificiale; un'attrazione talmente brillante che, di notte, la sua superficie riflette le luminarie circostanti in un'illusione ottica degna di Escher.
Il Canyon di Via Ruvo
Queste "attrazioni" offrono il test drive definitivo ogni guidatore coratino è un potenziale collaudatore di ammortizzatori.
Se la tua auto sopravvive a un giro in città, è pronta per il rally Dakar.
Guidare a Corato è una performance artistica: non si guida, si danzano le buche.
Mentre i bambini aspettano i regali sotto l'albero, i genitori coratini pregano per un miracolo: che la calza della Befana contenga non carbone, ma una convergenza e bilanciatura delle ruote gratuite.
È il vero simbolo del Natale 2025: la gomma sgonfia come emblema della resilienza cittadina.
E così, tra un luccichio abbagliante e un TOC-TUM della sospensione, Corato celebra le sue feste.
Una città che offre un'esperienza sensoriale completa: la gioia degli occhi per le luci e l'adrenalina costante di un percorso ad ostacoli degno di Ninja Warrior.
Buon Natale a tutti, e che la fortuna vi assista nel mantenere integra la coppa dell'olio!
E mi raccomando: su Via Prenestina, andate piano per non fare splash!
Filari di lampade a LED, cascate luminose e figure luccicanti trasformano la città in un presepe se solo il presepe avesse delle voragini in cui far sprofondare i Re Magi.
L'Amministrazione ha fatto un lavoro encomiabile: le luminarie sono più spettacolari che mai, infondendo quel calore e quello spirito di unione tipico delle feste.
Non si può negare, camminare sotto queste volte scintillanti è un'esperienza che tocca l'anima.
O, più precisamente, che la fa sobbalzare ad ogni metro.
Perché se l'occhio è appagato dalla vista, la schiena e le sospensioni dell'auto hanno ben altro di cui lamentarsi.
Se le luminarie sono l'eccellenza estetica, le buche stradali di Corato sono l'eccellenza geologica.
Non si tratta di semplici crepe, no. Siamo di fronte a veri e propri crateri lunari, ormai talmente radicati nel paesaggio urbano da meritare una toponomastica a parte.
Queste formazioni telluriche non sono un difetto, ma un valore aggiunto per l'automobilista che cerca l'adrenalina.
Il percorso delle luminarie si trasforma in un vero e proprio safari urbano, con tappe obbligate tra i monumenti all'incuria:
Il "Cratere della Fede" in Via Don Minzoni: Un abisso talmente vasto e profondo che, attraversandolo, ti fa invocare tutti i santi. Non si entra, si cala dentro, e uscirne indenni è un miracolo natalizio degno di un film.
La "Piscina Prenestina" in Via Prenestina: Non è una buca, è un'opera idraulica. Basta la prima pioggia per trasformarla in un lago artificiale; un'attrazione talmente brillante che, di notte, la sua superficie riflette le luminarie circostanti in un'illusione ottica degna di Escher.
Il Canyon di Via Ruvo
Queste "attrazioni" offrono il test drive definitivo ogni guidatore coratino è un potenziale collaudatore di ammortizzatori.
Se la tua auto sopravvive a un giro in città, è pronta per il rally Dakar.
Guidare a Corato è una performance artistica: non si guida, si danzano le buche.
Mentre i bambini aspettano i regali sotto l'albero, i genitori coratini pregano per un miracolo: che la calza della Befana contenga non carbone, ma una convergenza e bilanciatura delle ruote gratuite.
È il vero simbolo del Natale 2025: la gomma sgonfia come emblema della resilienza cittadina.
E così, tra un luccichio abbagliante e un TOC-TUM della sospensione, Corato celebra le sue feste.
Una città che offre un'esperienza sensoriale completa: la gioia degli occhi per le luci e l'adrenalina costante di un percorso ad ostacoli degno di Ninja Warrior.
Buon Natale a tutti, e che la fortuna vi assista nel mantenere integra la coppa dell'olio!
E mi raccomando: su Via Prenestina, andate piano per non fare splash!
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