
Scuola e Lavoro
Un fiume di giovani per la Palestina
A Bari gli studenti del Liceo artistico “Federico II” protagonisti di una lezione di solidarietà e cittadinanza attiva
Corato - martedì 23 settembre 2025
10.49
Un corteo pacifico ma potente ha attraversato le strade del centro di Bari, portando con sé voci, colori e speranze. Tra i protagonisti anche alcuni studenti del Liceo artistico "Federico II - Stupor mundi" di Corato, accompagnati dai docenti Mariella Capobianco ed Eliseo Tambone, e dal sindaco Corrado De Benedittis, in rappresentanza della città.
La manifestazione, organizzata in solidarietà con il popolo palestinese, ha visto una partecipazione straordinaria di giovani, un vero e proprio "fiume umano" che ha invaso le vie cittadine con cartelli, slogan e canti. Un gesto di denuncia contro le violenze subite dalla popolazione palestinese, definite dai partecipanti come "di tipo genocidario", e un appello forte contro il silenzio delle istituzioni democratiche.
"Questa non è solo una protesta, è una lezione di cittadinanza attiva", ha dichiarato la professoressa Capobianco. "I nostri studenti stanno imparando che la democrazia si esercita anche fuori dalle aule, con la voce e con il corpo."
Il corteo ha rappresentato un momento di riflessione collettiva, in cui l'educazione civica si è trasformata in azione concreta. I ragazzi hanno dimostrato una profonda consapevolezza dei diritti umani, rivendicando il valore universale della dignità e della giustizia.
Il sindaco De Benedittis ha sottolineato l'importanza del coinvolgimento delle nuove generazioni: "Questi giovani ci ricordano che la politica non è solo istituzione, ma anche partecipazione. E che la pace si costruisce con gesti come questo."
La manifestazione si è conclusa con un momento di silenzio collettivo, seguito da un applauso liberatorio. Un gesto simbolico per rompere il silenzio che, secondo molti, avvolge la tragedia palestinese.
La manifestazione, organizzata in solidarietà con il popolo palestinese, ha visto una partecipazione straordinaria di giovani, un vero e proprio "fiume umano" che ha invaso le vie cittadine con cartelli, slogan e canti. Un gesto di denuncia contro le violenze subite dalla popolazione palestinese, definite dai partecipanti come "di tipo genocidario", e un appello forte contro il silenzio delle istituzioni democratiche.
"Questa non è solo una protesta, è una lezione di cittadinanza attiva", ha dichiarato la professoressa Capobianco. "I nostri studenti stanno imparando che la democrazia si esercita anche fuori dalle aule, con la voce e con il corpo."
Il corteo ha rappresentato un momento di riflessione collettiva, in cui l'educazione civica si è trasformata in azione concreta. I ragazzi hanno dimostrato una profonda consapevolezza dei diritti umani, rivendicando il valore universale della dignità e della giustizia.
Il sindaco De Benedittis ha sottolineato l'importanza del coinvolgimento delle nuove generazioni: "Questi giovani ci ricordano che la politica non è solo istituzione, ma anche partecipazione. E che la pace si costruisce con gesti come questo."
La manifestazione si è conclusa con un momento di silenzio collettivo, seguito da un applauso liberatorio. Un gesto simbolico per rompere il silenzio che, secondo molti, avvolge la tragedia palestinese.

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